Muscardini: chi ha speculato sui rialzi e chi è stato impoverito dai ribassi?

Muscardini: chi ha speculato sui rialzi e chi è stato impoverito dai ribassi?

La settimana scorsa le Borse hanno fatto forti balzi in avanti sulle voci di un’intesa tra Grecia e Ue, oggi le banche greche sono chiuse e le Borse stanno bruciando i risparmi anche di chi Tsipras non ha potuto né sceglierlo né rifiutarlo. E sappiamo tutti benissimo che, a prescindere da quanto dice il governo italiano, quanto sta accadendo in Grecia avrà ricadute in Italia dal punto di vista finanziario ed economico. I lunghi mesi di inflessibilità della Germania e la caparbietà di Tsipras nel voler tenere fede a promesse elettorali che erano più uno slogan che un programma politico hanno portato tutti i greci sull’orlo dell’abisso e molti Paesi europei a rischiare la stessa sorte: perdita della liquidità, del lavoro e dell’assistenza sanitaria. Il repentino susseguirsi di voci di accordi e rialzi e ribassi sui mercati suscita domande inquietanti: chi ha potuto speculare sui rialzi, chi è stato impoverito dai ribassi? Chi ha avuto per tempo le informazioni per comprare e poi per vendere? Domande, temiamo, che non avranno risposta. Ma, mentre i bancomat greci sono vuoti e fermi e la gente non può riavere i propri risparmi, è bene interrogarsi sulla carenza di controlli su aggiotaggi e manovre speculative, come se la lezione di Cipro non fosse bastata. Ed è anche opportuno sottolineare che tutto questo avviene in un momento di grave tensione e povertà, di paura per un terrorismo col quale, secondo i nostri politici, dobbiamo imparare a convivere.

Cristiana Muscardini

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