TRAUMI DA SPORT, PATOLOGIA DA SOVRACCARICO FUNZIONALE

articolazioni
TRAUMI DA SPORT
PATOLOGIA DA SOVRACCARICO FUNZIONALE
La ripetizione di gesti sportivi, o comunque di movimenti specifici, per tempi lunghi e ad intensità elevata, può determinare un’azione meccanico-traumatica sulle strutture interessate; ciò può venire facilitato  da difetti di assialità articolare o da postumi di un trauma acuto: questa situazione si definisce di“sovraccarico funzionale”.
L’attività fisica in genere e le tecniche di allenamento che ricorrono all’ impiego di esercizi contro la resistenza e con sovraccarichi (pesi), indubbiamente possono esercitare effetti lesivi sulle strutture dell’ apparato muscolo-scheletrico e anche su legamenti e tendini. Analoghe azioni lesive possono essere determinate dalle risposte elastiche fornite dalle pavimentazioni plastiche delle palestre o, in particolare, da superfici troppo dure che causano un incremento dei
Queste azioni traumatiche esterne inducono sui tessuti alterazioni della componente cellulare con insorgenza di un processo difensivo e riparativo locale, che prende il nome di “infiammazione”. Tale reazione che risulta clinicamente
evidente nei traumi acuti (contusioni e distrazioni muscolari, distorsioni articolari), nelle lesioni da sovraccarico funzionale, essendo inferiore, anche se reiterata, l’ entità del singolo stimolo traumatico,assume minore rilevanza.
Gli esempi più tipici di queste lesioni sono le tendinite rotulee ed achillee; in queste, tuttavia, qualora la causa microtraumatica si ripeta incessantemente nel tempo, come in genere accade nell’attività sportiva, possono concomitare
processi degenerativi che a volte diventano prevalenti. Le strutture tendinee,
Infatti, possono adattarsi a sollecitazione funzionali  quantitativamente abnormi, ma ciò avviene solo entro certo limiti, che vengono spesso superati nell’attività sportiva ad alto livello di impegno.
E’ indubbio che nelle lesioni da sovraccarico funzionale il fattore meccanico ha una sua individualità lesiva tipica e ben definita, ma è altrettanto vero che le complesse componenti anatomiche, vascolari, neuro-umorali e metaboliche ne possono condizionare in molti casi l’ insorgenza o quanto meno le modalità ed i tempi di evoluzione. Risulta quindi comprensibile come, a parità di esposizione traumatica, solamente un certo numero di atleti presenti lesioni da sovraccarico funzionale clinicamente evidenti.
La sintomatologia comune è rappresentata fondamentalmente, dal dolore di differente entità; questo sintomo appare correlato alle sollecitazioni funzionali, è provocato dalla digitopressione, può essere limitato o esteso a seconda della zona interessata. Alla ispezione l’obiettività risulta scarsa ove si eccettui il caso delle tendinite, in cui si può apprezzare. Nella patologia da sovraccarico funzionale, essendo l’obbiettività clinica spesso non molto manifesta risulta utile l’
impiego diagnostico di alcune tecniche strumentali come la radiografia, la teletermografia a colori, l’ecografia. L’esame radiografico, effettuato mediante radiazioni a debole penetrazione, risulta  particolarmente valido nella patologia
La teletermografia, con i miglioramenti tecnici raggiunti, permette di realizzare delle mappe termiche della regione cutanea in esame perfettamente tarate e ripetibili nel tempo; va sottolineato il suo indubbio valore discriminativo fra forme infiammatorie e degenerative e nell’ambito degli stadi intermedi.
Attualmente, comunque, in tutte quelle patologie da sovraccarico  che Interessano i tendini, l’ecografia sembra essere la metodica in grado di fornire il maggior aiuto per una diagnosi corretta e soprattutto per una verifica dei risultati
terapeutici, senza peraltro pericoli per l’organismo anche in caso di ripetizioni dell’esame, a differenza di altre metodiche che possono al contrario, pur se valide, risultare dannose.
Comunque, nonostante i recenti progressi sia nel campo delle metodiche strumentali d’indagine che dell’istochimica, nonché della biomeccanica applicata al gesto sportivo, la reale essenza delle lesioni da sovraccarico non è stata del
tutto chiarita. E’ per questi motivi che nella definizione della patologia da sovraccarico funzionale hanno incontrato il favore degli esperti dei termini che indicano, accanto alla regione interessata, talvolta solo il gesto tecnico responsabile senza ulteriori informazioni circa la natura, flogistica o degenerativa della lesione.
Le patologie da sovraccarico funzionale più frequenti nella pratica della ginnastica aerobica sono:
-Arto superiore: Sindrome della spalla dolorosa; colpisce i tendini dei muscoli rotatori della spalla (soprattutto il tendine
-Arto inferiore: Ginocchio del saltatore; colpisce i tendini dell’apparato flesso-estensore del ginocchio (tendine rotuleo,
tendine del muscolo quadricipite, tendine del muscolo bicipite femorale e tendini dei muscoli sartorio, gracile e semitendinoso che compongono la cosiddetta “zampa d’oca”)
Tendinopatia dell’ Achilleo; colpisce l tendine d’Achille (zona inserzionale o corpo tendineo)
-Colonna vertebrale: Spondilolisi; interruzione della porzione di arco vertebrale che unisce l’apofisi articolare superiore
Spondilolistesi; scivolamento di una vertebra rispetto a quella inferiore.
Marco Gorlini

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