Popolari, patto di Orvieto

PATTO DI ORVIETO
I partecipanti al Convegno “ UNITI SI VINCE” tenutosi a Orvieto Sabato 28 e Domenica 29 Novembre, consapevoli della grave situazione esistente a livello internazionale e italiano, tanto sul fronte della pace e della sicurezza mondiale che su quello politico, economico e sociale europeo e dell’Italia;
considerata
la condizione di democrazia sospesa del Paese in cui è messa in disparte la sovranità popolare posta a fondamento della Costituzione repubblicana; del trasformismo politico introdotto a livello politico e parlamentare da una maggioranza di “nominati” eletti in base a una legge elettorale dichiarata incostituzionale e che intende disinvoltamente procedere allo stravolgimento della Carta costituzionale senza il mandato degli elettori;
preso atto
della crisi dei partiti ridotti a espressioni di leadership personali senza alcun riferimento ideale, etico e culturale e della disaffezione degli elettori stanchi e sfiduciati di una classe politica incapace di corrispondere al bene comune degli Italiani
considerata
la necessità di superare la grave frantumazione intervenuta a livello politico con la scomparsa delle culture di ispirazione popolare, liberale e riformista che hanno fatto grande la storia della repubblica italiana e di procedere urgentemente alla ricomposizione di queste aree politico culturali;
formulando
l’apprezzamento per le scelte intervenute con la formazione dei movimenti e dei fermenti positivi che tanto sul versante dell’area cattolica che su quello laico liberale e rifomista stanno emergendo in Italia
esprimendo
la necessità e l’impegno di dare risposte positive e una nuova speranza non solo agli elettori che continuano a partecipare al voto, ma, soprattutto, a coloro che da tempo hanno deciso di disertare le urne sfiduciati dai comportamenti di una classe dirigente non più credibile e da una politica che non corrisponde più agli interessi e ai valori dei ceti medi produttivi e delle classi che più stanno subendo le conseguenze di un finanz capitalismo il quale, rovesciando il principio della non sovrapponibilità tra etica, politica ed economia, ha attribuito alla finanza il compito di assegnare i fini e all’economia e alla politico il ruolo subordinato e ancillare, sino a ridurre la democrazia a mero simulacro formale
DECIDONO
a) di dar vita al Coordinamento dei movimenti Popolari, liberali, conservatori e riformisti di tutti i partiti, associazioni, gruppi e persone che sono interessati a sviluppare nel Paese la nascita di un soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito a pieno titolo nel PPE, da far tornare ai principi dei padri fondatori, alternativo al socialismo trasformista renziano, ai populismi estremi e alla sinistra post comunista; un coordinamento paritetico, inclusivo e aperto a tutte le forze che condividendo gli stessi valori intendono parteciparvi; coordinamento da organizzare ed estendere in tutte le realtà territoriali del Paese e nelle sedi istituzionali locali e parlamentari;
b) di condividere e sostenere gli stessi orientamenti e obiettivi in politica estera, immigrazione, integrazione sociale e sicurezza, fisco ed economia, giustizia e Stato e sulle questioni etiche che attengono al primato della persona e della famiglia,
c) di sostenere e cooperare ad ogni iniziativa che vada verso il recupero e la valorizzazione della nostra cultura politica e dei nostri valori di riferimento;
d) di favorire la nascita sull’intero territorio nazionale di Gruppi Civici Territoriali del Coordinamento che, aperti alla partecipazione e al coinvolgimento e ricorrendo anche ai moderni sistemi di comunicazione, facciano rifiorire le specificita’ dei loro territori in un contesto di armonia e di sintesi con le grandi scelte del Paese;
e) di promuovere ad ogni livello (comunale e regionale), in occasione delle prossime elezioni amministrative,  LISTE CIVICHE TERRITORIALI, aperte e caratterizzate da programmi concreti ed innovativi;
f) di sollecitare, un Forum Nazionale di partiti, associazioni, movimenti e semplici cittadini da tenersi entro la primavera del 2016, che dia vita ad  un Nuovo Grande Soggetto Politico che si ponga come obiettivo di offrire un proprio contributo al riscatto della comunità italiana e internazionale: di favorire l’emergere di una nuova classe dirigente che, a partire dalle prossime elezioni amministrative, sappia raccogliere il testimone delle migliori tradizioni politico culturali della storia repubblicana italiana
ORVIETO, Palazzo del Popolo, 29 Novembre 2015
Letto, approvato, sottoscritto:
Ettore Bonalberti –Associazione ALEF (Associazione Liberi e Forti)
Carlo Giovanardi-Associazione Popolari Liberali
Mario Mauro-Associazione Popolari per l’Italia
Gaetano Quagliariello-Associazione IDEA

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