Gallarate, il cane è il miglior amico

Sembrerebbe un romanzo, la storia del clochard e del suo cane, invece è il caso del giorno a Gallarate assieme purtroppo all’altro brutto episodio di cronaca.
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L’indigente che dormiva al freddo senza comunque disturbare nessuno aveva un amico sicuro e fidato: il suo cane Jack.
Non si è capito bene perchè e su decisione di chi, ma il fatto è che è stato tolta l’unica compagnia e supporto anche psicologico e morale ad una persona in difficoltà.
La sua fortuna è stata che la storia è finita bene con l’intervento dell’avvocato Pietro Romano che ha colto l’aspetto umano, si è fatto carico del problema recuperando a sue spese Jack al canile e riconsegnandolo al legittimo proprietario.
Storie di umanità ( l’avvocato ) e disumanità ( chi lo ha tolto).
Spero che chi ha l’autorità per farlo indaghi e sanzioni chi ha sbagliato, accanendosi su un indifeso.
E’ logico e naturale che ci sia un censimento dei “veramente poveri” che vanno aiutati e ricondotti ad una vita “normale” se lo vogliono naturalmente.
Una chance va data a tutti, ma nel frattempo un letto e un pasto non  va negato.
Attendiamo di capire i passi dell’Amministrazione gallaratese, visto che la storia è di pubblico dominio e non può e non deve finire nel dimenticatoio della campagna elettorale ormai prossima.
Giuseppe Criseo
Varese Press

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