Le municipalizzate secondo il pensiero di M5S-Somma

COMUNICATO STAMPA M5S SOMMA LOMBARDO
Abbiamo appreso dall’ultimo consiglio comunale che in merito alle società partecipate del Comune di Somma Lombardo, si è deciso di non dare seguito alla delibera del 20 marzo scorso nella quale si dava indicazione di dismettere le quote di tutte le società e mantenere solo quelle di Spes.
In particolare è stato votato il mantenimento delle quote di Accam, Sea e Amsc, una volta valutate tutte le circostanze sopraggiunte.
Per quel che riguarda Accam siamo contenti della decisione che ribalta quella paventata a marzo; cambio di rotta ragionato sulla base delle decisioni prese dall’assemblea dei soci: ossia chiusura del termovalorizzatore, in favore di una fabbrica dei materiali e di un impianto forsu.
E’ parso evidente che finora il Comune di Somma Lombardo, pur proprietario di una quota del 4 per cento, equivalente a quasi un milione di euro di capitale sociale, non si sia mai preoccupato di alienare le quote societarie e conferire la frazione secca ad altro termovalorizzatore più conveniente. Eppure in questo consiglio comunale il consigliere Barcaro di Lega Nord, ex assessore, ha posto l’attenzione sul costo elevato che ha il conferimento ad Accam, rispetto a quanto sia possibile trovare sul mercato: 115 euro a tonnellata in Accam, contro gli 85 che si spenderebbero a portare la frazione secca presumibilmente a Silla 2 a Milano. Ci chiediamo cosa avesse fermato gli ex amministratori dal dismettere le quote quindi già negli anni passati, scelta che avrebbe portato ad un risparmio di ben 30 euro al quintale per i cittadini di Somma, che, considerata una media di 1800 quintali di materiale conferito al mese, equivalgono a circa 600.000 euro all’anno di differenza.
Ora Accam non è in condizione di essere appetibile per nessun ipotetico acquirente, avendo un procedimento di chiusura in corso e un futuro molto incerto, infatti non è ancora chiaro chi pagherà la bonifica dell’area e come e dove si realizzeranno la prospettata fabbrica dei materiali e l’impianto Forsu, voluti dall’assemblea dei soci. Qualche anno fa poteva si poteva trovare a chi alienare le quote societarie di Accam? Non lo sappiamo, ma di certo ora è molto difficile.
Siamo dispiaciuti invece di un evidente fatto a riguardo: non abbiamo sentito argomentare durante il consiglio, questioni ambientali ma soltanto economiche. Forse non è importante che finalmente si riesca a chiudere un termovalorizzatore che lavora da 45 anni sul territorio varesino? Forse non conta nulla la scelta di intavolare un progetto ambizioso ma attualissimo come quello della fabbrica dei materiali? Partecipare a questo cambiamento epocale dovrebbe essere considerato un privilegio ed un onore, visti i livelli di inquinamento che i cittadini lombardi subiscono, anche a causa degli undici inceneritori insistenti sulla regione e visti i tempi maturi per voltare pagina rispetto alla pratica di incenerimento. Ci dispiace non aver sentito parlare di questa svolta durante il consiglio comunale scorso, quando il primo importante elemento da valutare, parlando di rifiuti e trattamento degli stessi, dovrebbe a nostro avviso essere sempre e comunque la tutela dell’ambiente e della salute.
A tal proposito ricordiamo che come gruppo 5 stelle ci stiamo attivando sul territorio anche attraverso il comitato Ona, promuovendo l’apertura di uno sportello amianto nei comuni, in forma totalmente gratuita per l’amministrazione comunale e i cittadini, con l’intento di dare tutte le informazioni e il supporto che occorrono al riguardo.

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