Da Forza Italia di Berlusconi a Fuffa Italia di Renzi | Futuro Europa

Da Forza Italia di Berlusconi a Fuffa Italia di Renzi | Futuro Europa
di Potito Salatto | 29 gennaio 2016 futuro-europa.it
Il 18 Gennaio 1994 nasce in Italia il Partito “FORZA ITALIA” fondato
da un cittadino-imprenditore Silvio Berlusconi che, senza essere
ancora Parlamentare, vince le elezioni del 27-28 Marzo dello stesso
anno con la sconfitta della “gioiosa macchina da guerra” del PCI
guidata dal comunista Achille Occhetto. Una sconfitta che consentì al
Paese un Governo a salvaguardia di quell’assetto democratico
contestato ampiamente negli anni dai comunisti italiani
ideologicamente, culturalmente, politicamente, economicamente
legati a Mosca.
Il 22 Febbraio 2014 Renzi cittadino-amministratore di una città, senza essere anche lui Parlamentare,
assume la guida del Governo italiano, ponendo in essere, giorno dopo giorno, con una preventiva “purga”
di stampo stalinista, definita “rottamazione”, della vecchia classe dirigente del Partito, assetti istituzionali
certamente non in sintonia con i principi delle democrazie occidentali. L’obiettivo finale di questo modo di
procedere è quello di dar vita, nella prossima scadenza elettorale, ad un Partito che potrebbe benissimo
chiamarsi “FUFFA ITALIA” con caratteristiche uguali e contrarie a quelle che furono di “FORZA ITALIA”
talché ormai ve ne fanno parte, di fatto, senza rimpianti o complessi, autorevoli fuoriusciti da Arcore.
Il leader di questa nuova forza politica, Renzi, con capacità di attrazione mediatica notevoli come quelle
che furono di Berlusconi, ma con contenuti e slogan diametralmente opposti non fa altro che ripetere: le
tasse sono diminuite (?); i “bonus” (80 e 500 euro) hanno aumentato (?) i consumi dei cittadini: il Paese
è in ripresa (?) economica; la disoccupazione è in calo (?) sensibile; la riforma scolastica ha riscosso
(?) grande consenso fra docenti e studenti; in Europa l’Italia sta modificando (?) gli equilibri
franco-tedeschi fin qui egemoni nel Vecchio Continente; i debiti della pubblica Amministrazione sono
stati saldati (?) secondo le direttive europee, la spesa pubblica è in sensibile (?) calo ; i risparmiatori
finiti sul lastrico perché truffati dalle Banche saranno tutti (?) rimborsati; l’immigrazione è una risorsa (?)
irrinunciabile per il Paese; i costi della politica sono stati eliminati (?) con l’abolizione delle provincie; il
Bicameralismo è finito (?) con la trasformazione del Senato in quello che i “gufi” hanno definito un
“Dopolavoro Regionale”; la nuova legge elettorale, l’Italicum, consente ai cittadini di scegliere (?) i loro
Parlamentari; il principio “ignobile” della salvaguardia dei “diritti acquisiti” va cancellato (?) nella
Previdenza Sociale; la Giustizia funziona (?) a pieno ritmo con la riduzione delle ferie ai Magistrati; le
violenze (?) delle Forze dell’ordine saranno evitate avendo introdotto nel Codice Penale il “reato di
tortura”; i nostri Marò sono prossimi (?) alla liberazione ecc.
Un Partito, dunque, “FUFFA ITALIA” che gode, nell’elettorato, di uno zoccolo duro di elettori quali quelli
influenzati , e a volte guidati, dai poteri forti, da chi si adopera per “ghettizzare” gli eterosessuali, da quei
settori della Magistratura forte con i deboli e debole con i forti, dai nuovi “Boiardi di Stato” Fiorentini
collocati nei più disparati autorevoli settori dell’economia pubblica, dai numerosi inquisiti locali e
nazionali. Un Partito “FUFFA ITALIA” che, peraltro, di fatto già opera nel Parlamento con quanti,
provenendo da esperienze politiche diverse (NCD di Alfano, ALA di Verdini, SCELTA CIVICA di Zanetti),
con consensi elettorali minimali, valori e principi inesistenti, cinismo esasperato, pensano di salvarsi in un
prossimo futuro in quanto, grazie alla loro attuale indebita rappresentanza parlamentare, sono stati
bonariamente rassicurati da Renzi di “stare sereni” purché fermi nel sostenere su tutto l’attuale volubile
Governo.
Di fronte ad uno scenario del genere, certamente non edificante, spetterà ai cittadini e soprattutto a chi da
tempo si è astenuto dal partecipare alle consultazioni elettorali, lasciare che una siffatta formazione
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Da Forza Italia di Berlusconi a Fuffa Italia di Renzi


tempo si è astenuto dal partecipare alle consultazioni elettorali, lasciare che una siffatta formazione
partitica, pur non rappresentando la maggioranza degli aventi diritto al voto, governi senza soluzione
di continuità o, piuttosto, reagire per ristabilire, con il proprio voto, qualcosa di più serio ,di più concreto, di
più produttivo nella gestione del potere politico e della cosa pubblica.
Per indurre questi ultimi all’esercizio ragionato di un loro diritto-dovere quale il voto, è ora che quanti non
hanno aderito a questa nuova ipotizzabile entità politica del Segretario PD, producano idee, presentino
uomini adatti ad avere un reale riconoscimento elettorale. Non dobbiamo certo mettere in piedi una
“gioiosa macchina da guerra” che nel 1994 fallì inesorabilmente ma non dobbiamo nemmeno appresentare
in alternativa un “appassito esercito” di centrodestra vivacizzato solo da “intristiti ” Generali in lotta
perenne per conquistare il grado di Capo di Stato Maggiore.
Vorrei ricordare a tutti la celebre riflessione dello scrittore e saggista statunitense David Foster Wallace:
“Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. Non
votare è impossibile. Si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando il valore del
voto di un irriducibile”.
©Futuro Europa®
[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro Political
Assembly PPE Bruxelles]

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