TRENITALIA: SPRECHI, DEGRADO, FOLLIA E INCREDIBILI GAG

TRENITALIA: SPRECHI, DEGRADO, FOLLIA E INCREDIBILI GAG

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Sono su un treno di Trenitalia sulla tratta da Milano Porta Garibaldi a Gallarate. Come la maggior parte dei carri bestiame utilizzati per il trasporto dei pendolari presenta svariati segni di decadimento (si sono rubate le prese elettriche e i vetri dono “decorati” con misteriosi disegni degni del miglior acido lisergico). Dopo aver ripulito il sedile dagli avanzi della merenda di qualcuno, mi siedo tranquillo a leggere il giornale. Arriva il controllore (agente 2962099) dotato di poss mobile e tablet ed io gli esibisco il mio abbonamento su tessera “io viaggio” patrocinata da Regione Lombardia per la mobilità in regione, ma non su Trenitalia.

Normalmente i giovanotti che eseguono i controlli prendono la tessera la appoggiano alla tasca, all’interno della quale tengono il lettore touchless, e dopo il Bip rassicurante ti sorridono e ti augurano buon viaggio. Questa volta invece il controllore mi guarda perplesso e mi chiede “ma lei non ha il biglietto ?” ed io gli rispondo che no, io ho un abbonamento mensile caricato sulla tessera, ma lui insiste “non ha la ricevuta dell’abbonamento?” ed io ribatto che siamo quasi in fin di mese e l’abbonamento l’ho caricato alla fine di febbraio e perciò non ho nessun motivo per portare con me la ricevuta, ho una tessera dotata di microchip e, se devo conservare il cartaceo, non ha senso dotarmi della carta.

Mi guarda serio con l’espressione di chi ha davanti un vecchio rincoglionito che parla di cose che non sa “se lei non ha il biglietto o la ricevuta di pagamento dell’abbonamento, io le devo fare il verbale per la violazione alla LR 6/2012 Lombardia per mancanza di biglietto. Infatti, la tessera non serve a nulla su Trenitalia perché col personale di controllo non può eseguire il controllo non avendo gli strumenti adatti per farlo. Gli spiego che questo l’ho capito, ma non è colpa mia se loro sono dotati di un poss mobile di vecchia generazione non dotato di lettore touchless, io l’abbonamento l’ho pagato regolarmente e giusto ieri il controllore di Trenord in un attimo ha verificato, sorriso e augurato buon viaggio.

Il nostro uomo procede alla stesura del verbale e mi chiede un documento di riconoscimento al che gli rispondo che lui l’ha in mano, infatti, sulla tessera “io viaggio” sono riportati i miei dati anagrafici e una mia foto riconoscibilissima. No quello non va bene lui vuole la carta d’identità. Lo lascio scrivere con calma sul tablet e infine mi stampa sul poss mobile (collegamento wireless ?) chiedendomi di firmare la constatazione, leggo: tassa biglietto €.4,80 + sopratassa €.56,50 per un totale €.61,30.

Io non ci penso proprio a firmare io il prezzo del viaggio l’ho pagato e non ho intenzione di firmare per questa cosa strana che assomiglia tanto a una specie di estorsione.

“Io le do il bollettino postale, lei paga poi va da Trenord si fa rilasciare una dichiarazione che ha pagato l’abbonamento e con quella va negli uffici di Trenitalia e si fa rimborsare”.

Non credo alle mie orecchie, questo signore ha investito una ventina di minuti pagati da noi con i nostri abbonamenti e biglietti e mi costringere a perdere mezza giornata tra gli uffici delle due aziende per evitare che mi siano indebitamente estorti sessantuno euro e trenta centesimi.

Siamo alla follia pura, ma dove vuole andare questo paese e noi, zitti a subire angherie di ogni tipo, senza possibilità di difenderci se non con costi e sforzi sproporzionati.

Gallarate 31.03.2016

Fabrizio Sbardella

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