Cassano Magnago, i volontari di “Onsur” tornano dalla missione al confine turco-siriano

“Dopo la raccolta fondi effettuata grazie alla serata in teatro in città siamo partiti subito dopo settimana scorsa siamo tornati dalla missione, per noi numero 22, al confine turco-siriano” raccontano i volontari dell’associazione Onsur.

“Abbiamo distribuito pacchi alimentari per 50 famiglie che stanno al ridosso del confine in accampamenti di fortuna. Allo stesso accampamento abbiamo anche distrbiuto piumoni di ottima qualità e vestiti.

Poi abbiamo visitato 12 famiglie fuggite dalla guerra con dei gravissimi problemi dovuti soprattutto ai bombardamenti e alla mancanza di cure, famiglie con familiari morti, disabili, ragazzi senza arti, malattie molto rare. A queste persone che vivono in case ricavate su dei pianerottoli o prive di ogni cosa, abbiamo distribuito un aiuto economico.

Il giorno dopo abbiamo affittato una sala giochi per bambini e portato 30 orfani siriani a giocare per dimenticare, seppur per qualche ora, il dramma della guerra.

Poi li abbiamo portati in un negozio di vestiti e abbiamo dato a loro la possibilità di comprare vestiti nuovi scelti da loro, cosi da non sentirsi diversi dagli altri coetanei. Il tutto si è concluso con una partita di calcio con gli orfani siriani in una palestra affittata per questo evento.

Tutto questo è stato possibile grazie alle donazioni raccolte in Italia e anche grazie all’evento nel teatro di Cassano Magnago dedicato a Onsur Italia.

Grazie mille a tutti quelli che hanno donato e che doneranno per sostenere i nostri progetti totalmente benefici” racconta soddisfatto il presidente Dachan Ahmad Amer.

“Siamo stati accolti molto bene come ogni volta sia dai siriani che abbiamo aiutato nei vari posti, cioè dalle case di fortuna al campo profughi o dai bambini che giocavano con noi, che dall’associazione che ci ha fornito l’intera logistica, che ha un ufficio proprio nelle zone dove siamo stati.

I siriani hanno pregato per noi e per le nostre famiglie e per tutto il popolo italiano. Questo è sempre un segno bellissimo che mi porto dentro. Ci tenevo particolarmente a ringraziare tutti i volontari e tutti i donatori che ci hanno affidato il loro carico di amore e speranza.

In ogni viaggio i volontari imparano una cosa: parti per dare, ma quando torni è molto più quello che hai ricevuto che quello che hai dato, in senso di valori e fratellanza.

Chiediamo di non lasciare il popolo siriano solo e ringraziamo molto la Turchia che ha permesso ad oltre tre milioni e mezzo di siriani di entrare in Turchia e sfuggire ai bombardamenti, ai massacri e al terrorismo”.

La forza dei siriani spinge anche noi ad andare avanti e affrontare ogni problema della vita con un occhio diverso e sicuramente ci fa ricordare che abbiamo tanto, tantissimo ma spesso non ce ne rendiamo conto.

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