Mafia Nigeriana e…….

Premesso che la mafia nigeriana così definita in Italia dai nostri servizi d’intelligence, non è altro che il braccio armato dell’organizzazione terroristica jihadista sunnita di origine nigeriana, denominata Boko Haram, nata nel 2002 come gruppo salafita-jihadista estremista che nel 2015 per mezzo del loro capo Abubakar Shekau, siglo’ patto di alleanza con il califfato jiadista patron dell’Isis.

Oggi la leadership de Boko Haram, è passata ad Abu Musab Al-Barnawi, il quale oltre a perfezionare la strategia di terrore nel nord della Nigeria, ha perfezionato la ricerca e fornitura bellica dei vari gruppi jihadisti sunniti e salafiti, questo grazie anche al supporto politico di gruppi nigeriani e siriani ostili alle attuali governance locali.

Come già detto in una precedente pubblicazione, l’Isis la quale lotta contro l’occidente è data da motivazioni economiche e non religiose, investendo nella povertà dei popoli del quadrante nord africano desunto da note alleanze, grazie al braccio armato de Boko Haram si è ramificato in Italia, grazie ovviamente a supporter di apparati deviati, che facendo divenire la penisola italiana un grande campo profughi, si pensi che sul territorio italiano ci sono circa 1mln di migranti di cui si son perse le tracce, hanno posto a rischio la sicurezza nazionale, perché vi chiederete, presto detto.

La ramificazione de Boko Haram o Mafia Nigeriana, ha uno scopo principe, capitalizzare i flussi di denaro derivanti da attività illecite, quali traffico internazionale di armi, di sostanze stupefacenti, racket della prostituzione e traffico di esseri umani, questo grazie alle intese con la criminalità organizzata, la quale in tutto questo oltre agli interessi nei business di cui sopra, ha ripreso il business del traffico di rifiuti pericolosi, semmai fosse stato interrotto, business questo da nove/dodici zeri e che vede uno scambio di partite/favori, seguendo le piste della giornalista Ilaria Alpi.

Questo è uno dei motivi perché l’Italia non è mai stata colpita per ora da atti terroristici, perché la malavita italiana supportata da gruppi di potere deviati, garantiscono che l’Italia grazie al traffico di esseri umani sia un grande campo di accoglienza, pertanto è un territorio prezioso al momento, perché è un grande laboratorio ove perfezionare il core business della macchina del terrore per attaccare l’economia dell’Europa, quella stessa Europa che conosce quasi sicuramente almeno a grandi linee l’obiettivo dell’ Isis ed è per questo che cerca di isolare il problema immigrazione nel territorio italiano, come fonti d’intelligence riferiscono, ponendo in essere azioni volte a limitare il potere di sovranità del governo italico asservendolo sempre più all’Europa cosi da consentire a quest’ultima l’adozione di contromisure per difendere i propri interessi dagli attacchi economici con la strategia del terrore, a discapito del popolo italiano, cosa che l’Inghilterra ha capito in tempi non sospetti avviando poi il processo lungimirante di uscita dall’Europa.

Or bene, queste analisi investigative, dai ns “servizi” non sono considerate adeguatamente, cio’ è molto pericoloso per la Nazione, in quanto se continuiamo a sottovalutare il fenomeno, ci troveremo ben presto con un grande problema istituzionale, perché per aggredire l’economia del vecchio continente, devono impossessarsi del sistema istituzionale italiano, così da rendere lo stesso un cavallo di troia in Europa.

Quindi in conclusione l’analisi di una lunga serie di fatti e circostanze, lascia trasparire la presenza di un manager o più registi occulti, dietro questa strategia per la conquista del potere economico del vecchio continente in favore di una cerchia di pochi eletti, che grazie al braccio armato dei popoli più affamati del mondo, vogliono conquistare il mondo.

Ecco perché non si è mai dato corso alle politiche di sviluppo in questi paesi, oggi fabbricanti di terrore, perché servivano come manovalanza ai gruppi di potere su richiamati, in danno del Popolo Italiano e dei Popoli Europei.

Ed ecco anche perché chiunque nel mondo istituzionale e non solo riteneva che la migliore forma di accoglienza era ed è nelle loro terre, è stato emarginato, come anche chiunque abbia avuto l’ardire di investigare sui traffici dei rifiuti pericolosi e tossici, verso quel continente, non solo riferendosi alle inchieste della giornalista Ilaria Alpi, ma anche a quelle di più recente memoria come i rifiuti prodotti dagli scavi del Terzo Valico.

Sii quel Terzo Valico, ove tonnellate di rifiuti, sono finite oggetto di esame in numerose inchieste nonché business di imprenditori senza scrupoli con la copertura di apparati deviati, ove migliaia di persone sono state esposte ai rischi derivanti da tali rifiuti, il quale scotto lo pagheranno sulla propria pelle tra qualche decennio gli esposti, ma il resto della popolazione oltre il decennio per gli enormi costi sociali che tali condotte criminali portano con sé.

Il potere economico è l’unico interesse della famigerata macchina del terrore, questa cosa anche gli Stati Uniti d’America l’hanno capita da molto tempo ed è per questo che cercano in ogni modo di contrastarla, investendo in sicurezza e prevenzione, come nel Cyber Space, ove gli imprenditori del terrore investono parte dei capitali per aggredire i mercati finanziari.

Questa è una guerra mondiale 10.0, la peggiore di tutte le guerre, perché è fatta di strategie di alto livello che non ti attaccano fisicamente ma dall’interno, senza armi, con intelligenza, l’arma di distruzione più potente al mondo.

EP

VaresePress@

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