Efficienza energetica, punti salienti emersi a Milano da Enermanagement 2018

Milano ha ospitato Enermanagement, l’evento promosso dalla FIRE (la Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia) che ha affrontato il tema dell’efficienza energetica nel settore industriale. Tra i tanti argomenti toccati le opportunità legate alla poliedricità del settore efficienza per far fronte alle sfide dettate dalla decarbonizzazione, dal crescente ruolo dell’IoT, dall’autoconsumo, dalla generazione distribuita e dal demand/response.
Si tratta di elementi che stanno modificando profondamente la fisionomia del settore energetico e che il comparto industriale deve saper affrontare in modo efficace attraverso l’adozione di una visione “olistica e sinergica“ agli interventi di efficientamento energetico e di gestione razionale delle risorse, vere e proprie “leve di un cambiamento” che coniugano il risparmio finanziario e la tutela ambientale. Proprio quest’ultimo ambito è uno dei motori del settore, legato a doppio filo alla questione del miglioramento della qualità dell’aria.

Su questo tema specifico, e in particolare sull’aggiornamento del Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria della Regione Lombardia (PRIA), si è soffermato nel suo intervento Andrea Mutti di Infrastrutture Lombarde, il quale ha spiegato come questo testo confermi la necessità di intervenire sui punti già individuati dal piano e miri, da una parte, a far rientrare nei valori limite di qualità dell’aria nel più breve tempo possibile i dati nelle zone di superamento degli inquinanti, dall’altra a preservare da peggioramenti le zone in cui i limiti sono rispettati.
Per concretizzare questi obiettivi si stima come necessaria una riduzione di circa 1/3 degli inquinanti NOX, PM10 e COV e, per l’ammoniaca, una diminuzione compresa tra 1/3 e 1/2.
Questi risultati si possono raggiungere con interventi di riduzione della circolazione dei veicoli più inquinanti, ma anche con un’intensificazione delle misure sul riscaldamento domestico.

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