Al Sociale di Busto Arsizio Sindaco Antonelli e Giunta parlano dei loro primi due anni e mezzo di mandato
Tra politica reale e percepita.
Busto Arsizio 18 gennaio 2019
Come per la temperatura anche la politica si differenzia tra quella reale e quella percepita. Ormai i nostri meteorologici ci hanno fatto capire che puoi avere una temperatura reale di un certo numero di gradi, ma quella avvertita sulla pelle, a causa di fenomeni ambientali ,umidità, esposizione solare, ecc. può essere molto maggiore o molto minore. Così è per la politica, c’è una politica reale, quella che nel divenire dei tempi lascia i suoi frutti o i suoi danni, le sue tracce nel bene o nel male o più facilmente si muove in quella zona grigia tra bene e male che non è bene ma neanche male, che poi alla fine, comunemente, si chiama realtà politica e, se di alto livello, ragione di stato, che la gente inconsciamente avverte, magri non subito e che , come per il freddo o per il caldo, entro certi limiti, è soggettiva perché ognuno ne ha una sua percezione I giornalisti, per il mestiere che fanno sono spesso chiamati ad essere i meteorologici della situazione politica, a dover misurare quella temperatura, peccato che un termometro con la sua brava colonnina di mercurio e i suoi gradi scritti al fianco non esiste per la politica ed è per questo che si sono inventate statistiche, proiezioni, indagini “doxa”. Per inciso doxa in greco significa appunto opinione. E allora che opinione si è fatta la gente, termine generico per definire il “popolo bustocco,” di Antonelli e della sua Giunta, freddo o caldo, secco o umido, una piacevole brezza o una tempesta. La serata, con anche un pizzico di una non ancora sopita polemica, è trascorsa con video dedicati a ciascuno degli assessori e, ad onor del vero, anche migliori di certe presentazioni sulle reti televisive nazionali. A qualcosa è senz’altro servito l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni , da parte loro i nostri assessori se la sono ben cavata. Pensando poi che nella storia i periodi di grandi cambiamenti furono caratterizzati da grandi oratori, da questo punto di vista siamo sulla buona strada, tutti parlano di comunicazione ma poi bisogna saperla anche fare e, al Sociale “la hanno saputa fare”. Adesso aspettiamo il cambiamento. Riassunto finale di Antonelli, giustamente di persona e non in video, conduzione professionale e nemmeno monotona, visto il susseguirsi del format c’era questo rischio, un ottima regia e quindi temperatura in sala accettabilissima. Ma, c’è sempre un ma e, come in ogni commedia, al di là della bravura degli attori e della bontà del palinsesto, al di là della buona sceneggiatura e della convincente morale che se ne trae, come da ogni lavoro teatrale che si rispetti, a quanti “gradi/popolo percepiti” sta il Nuovo Ospedale, a quanti gradi la sistemazione delle Nord e il Palasport: per non parlare dell’ormai famoso Conventino . La realtà la vedremo tra due anni e mezzo per ora a noi del pubblico, come in ogni teatro, non resta che applaudire o fischiare, di fischi non ne ho sentiti, quindi serata riuscita. Temperatura misurata e temperatura percepita corrispondono. Quella del Nuovo Ospedale francamente lascia però un po’ perplessi, qualcuno insinua che la misureranno internamente, ma è anche vero che non dipende tutto dalla Giunta Antonelli.
Gianni Armiraglio