Trenord, punto della situazione a tre mesi dal cambio orario

Riceviamo e pubblichiamo

Trenord: contestazioni sul “Piano d’emergenza” per ridurre i disagi

Nell’audizione della V Commissione Regionale del 21 Marzo 2019 Trenord ha fatto il punto della situazione a tre mesi dal cambio orario che ha determinato, per la prima volta in Regione Lombardia, una consistente riduzione del servizio ferroviario.
In estrema sintesi a tre mesi dal nuovo orario è evidente una netta riduzione delle cancellazioni dei treni, in particolare per cause attribuibili a Trenord, come effetto combinato sia dell’effettuazione di meno treni, con conseguente minore necessità soprattutto di personale, sia dell’assunzione e della formazione di nuovo personale.
A questo riguardo Trenord dichiara che le carenze sono completamente colmate e ulteriori assunzioni sono programmate per evitare il ripresentarsi del problema.
C’è stato un miglioramento anche sul fronte della puntualità dovuto a diverse concause e con risultati diversi a secondo delle linee e delle situazioni.
Sulla S9 ad esempio, che percorre anche una tratta della Milano-Chiasso, c’è stato un netto miglioramento dovuto all’eliminazione di due fermate nella tratta a binario unico, non direttamente causa ma certamente amplificatore di ritardi, e non dovuto al taglio di corse in ora di morbida e nei festivi.
La linea S11 che percorre la Milano-Chiasso, che ha subito simile trattamento di riduzione delle corse, non ha infatti avuto apprezzabili recuperi in puntualità.
I numeri presentati da Trenord confermano anche definitivamente che le auto sostituzioni non costituiscono un’alternativa appetibile, o anche solo praticabile, ai servizi ferroviari, e pertanto non possono che essere provvedimenti di emergenza e non strutturali.
Alla luce di questi dati chiediamo innanzitutto che vengano ripristinate le corse il cui taglio era motivato con la carenza di personale, carenza che costituiva la maggior causa di cancellazioni e che ora è totalmente rientrata.
Chiediamo altresì che Regione Lombardia, titolare del Servizio Ferroviario, presenti un programma realistico e con tempi definiti di rientro dall’emergenza e di ripresa dello sviluppo, a partire sia da difficoltà risolte (emergenza personale) sia da difficoltà di materiale rotabile per il quale si registra un limitato miglioramento a breve e lo svecchiamento della flotta nell’orizzonte di un biennio.

I Rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza Regionale per il TPL
I Comitati Pendolari Lombardi

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