Servizi e disservizi di Alfa nel pieno della bufera giudiziaria.

di Giuseppe Criseo

Alfa avvisa di disservizi nell’energia elettrica.

Alfa Srl, gestore provinciale del servizio idrico integrato, comunica che, a causa di problematiche riscontrate nella fornitura di energia elettrica, nel corso della giornata di oggi sono verificati disservizi sulla fornitura di acqua potabile nel comune di Castiglione Olona. Il personale di Alfa Srl sta approntando dei gruppi elettrogeni per ovviare al disservizio, in attesa del ripristino della fornitura. 

Lonate, Leggiuno ed ora Castiglione Olona, sono tre i casi oggetto di disservizi, una società di cui si parla sempre più per via dell’indagine in corso.

La società in house ALFA S.r.l., con sede a Varese, è un’azienda a partecipazione pubblica, costituita nel giugno 2015 e i cui soci sono attualmente la Provincia di Varese e 109 Comuni dell’Ambito territoriale ottimale (ATO) corrispondente all’intero territorio della Provincia.

I componenti del Consiglio di Amministrazione sono: Paolo Mazzucchelli (Presidente),Saverio M. Bratta (Amministratore Delegato), Beatrice Bova (Consigliere), Maria Sole De Medio (Consigliere) e Marcello Pedroni (Consigliere).

Alfa srl entra nell’ ordinanza della dott. Raffaella Mascarino, tra le tante aziende e municipalizzate gestite sostanzialmente, anche se non formalmente dall’indagato Caianiello.

La prova di quanto si afferma deriva da un passaggio importante dell’inchiesta: ” il vero deus ex machina di ogni operazione societaria di una certa rilevanza è , a dispetto dell’assenza di cariche formali rivestite, CAIANIELLO. In tal senso depongono anche le dichiarazioni rilasciate spontaneamente ai Carabinieri della Compagnia di Gallarate dal Sindaco di Casale Litta ed ex senatore della Repubblica Alfredo MAFFIOLI, il quale, in data 19 maggio 2017, ha riferito in via diretta della partecipazione di CAIANIELLO anche ad assemblee formali di ALFA SRL, come quella avvenuta in data 10 maggio 2017 (nell’ambito di una riunione allargata con l’Autorità di Ambito Ottimale) nel corso della quale, addirittura, CAIANIELLO avrebbe preso formalmente la parola per conto dei rappresentanti di ALFA srl. Ancora una volta (similmente a quanto già visto in relazione ad ACCAM spa e a PREALPI srl), quindi si ricava, a fronte della gestione fattuale societaria da parte di CAIANIELLO, il dato dell’acquiescenza, tolleranza o tacito assenso degli amministratori formali. Il sistema di potere che fa capo all’indagato CAIANIELLO, anche con riferimento ad ALFA srl, si esprime attraverso la collocazione nei ruoli chiave della società di persone a lui direttamente riferibili”.

Una contestazione che andrà poi approfondita e provata in tutti i suoi aspetti e fino a quando non ci saranno condanne con l’accertamento delle singole responsabilità, non possiamo che sospendere il giudizio definitivo.

Il “teorema” è però indice di un progetto o meglio un disegno complessivo che se confermato nelle sedi processuali, mina a credibilità di una parte importante della classe politica che anche al di là delle possibili condanne, ha taciuto oppure fatto finta di non vedere oppure ha chinato la testa per non prendere posizione.

Sia quello che sia, un brutto esempio di amministrare la “res pubblica” che diventa possibile o probabile centro di potere nelle mani di pochi che gestirebbero tutto per fini privati e/o di parte, infischiandosi dei bisogni e necessità legittime degli elettori.

Una sconfitta per la politica con la P maiuscola o meglio ancora:

“Ci si dimentica che il successo delle mafie è dovuto al loro essere dei modelli vincenti per la gente. E che lo Stato non ce la farà fin quando non sarà diventato esso stesso un «modellovincente».” 
GIOVANNI FALCONE

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