Le bambole bambine valvola di sfogo dei pedofili

Le bambole bambine
In Giappone sono state inventate “le bambole bambine” ossia bambole che riproducono perfettamente delle bambine, anche di 5 anni, vestite spesso in modo sexy. Lo scopo di questa invenzione sarebbe quella di far da valvola di sfogo per istinti pedofili. La pedofilia rientra nella categoria delle PARAFILIE in cui vi è un “errore”nella scelta dell’oggetto sessuale ,non è perciò un disturbo mentale, anche se a volte può essere associata a psicosi o mania. Secondo il creatore di queste bambole, esse sarebbero un diversivo e quindi permetterebbero ai pedofili di non attuare i loro desideri su bambine vere. Vi sono diverse opinioni su tale ipotesi, ovviamente basate su teorie, in quanto l’invenzione è troppo recente per avere un riscontro effettivo.
Dal momento, però, che un pedofilo non si sente colpevole di ciò che fa, ma cerca di legalizzare le sue azioni, con alcuni che rivendicano il loro diritto ad amare i bambini da cui si sentono attratti arrivando a fondare associazioni e a ritenere che i bambini possano essere consenzienti; in cui spesso viene usata la pedo-pornografia per ricordare la fantasia e acuizzare il desiderio, ritengo che queste bambole avrebbero lo stesso scopo di un film o foto.
Inoltre esistono diversi “tipi” di pedofilo:

  1. Latente: ha forte attrazione per i bambini, ma non giunge a manifestazioni pubbliche, è un soggetto che cela le proprie pulsioni in quanto si rende conto che non sono socialmente accettabili
  2. Occasionale: è il turista del sesso, che ha esperienze trasgressive durante le vacanze in luoghi esotici.
  3. Personalità immatura: poichè non riesce ad instaurare rapporti con le donne, si rivolge ai bambini in quanto più docili. I bambini fanno parte del suo circolo di conoscenze, vengono corteggiati con giochi e regali, non ha comportamenti aggressivi, anzi spesso è seduttivo. Sono ottimi ascoltatori, il loro problema è l’interruzione del rapporto quando la vittima non ha più l’età gradita e così possono ricorrere alla violenza per evitare che il ragazzo riveli la loro identità in seguito alla perdita di attenzioni. Arrivano ad idealizzare il loro rapporto giungendo a credere che sia l’espressione di un amore genuino
    4 Introversi: hanno gravi problemi di comunicazione, perciò si rivolgono a bambini molto piccoli e sconosciuti
    5 Sadici: spesso hanno comportamento antisociale, trae piacere di infliggere dolore e sofferenza alla vittima fino, a volte, ad arrivare ad ucciderla, ma sono molto rari.
    6 Incestuoso: le relazioni familiari sono basate sull’irretire: il padre è posto su un piedistallo come valido sostegno alla famiglia, la madre è impegnativa in un ruolo supportivo. La vittima viene indotta a riconoscersi in un ruolo adulto, di sostituta alla madre(quasi sempre è rivolto alla figlia).Spesso la madre sa cosa avviene ma non dice nulla per timore del marito(che può avere anche atti di violenze fisiche verso la moglie),altre volte è addirittura complice in questi atti. Nell’85% dei casi l’abusante è un membro della famiglia o amico intimo. Tratto tipico è il silenzio, si teme che il colpevole venga arrestato e la famiglia si sfasci perciò i dati peccano in difetto. Il pedofilo in questo caso, tenta di evitare che la vittima intraprenda relazioni al di fuori delle mura domestiche, e in alcuni casi il rapporto è sostenuto da alcuni vantaggi secondari quali ricompense in denaro o regali, oppure quella di tenere unita la famiglia: spesso il marito non ha più rapporti con la moglie e la figlia diventa un sostituto della madre, la quale la incoraggia nel ruolo di donna di casa e in modo più o meno inconscio anche ad assumere gli aspetti sessuali, ne segue che il rapporto con la madre, in questi casi, è molto conflittuale.
    La maggioranza di essi appartiene al tipo incestuoso dove il bambino, figlio o figlioccio, è sempre vicino e quindi in questo caso la bambola non avrebbe alcuno scopo.
    Per il tipo latente, invece, il poter avere una bambola delle fattezze di un bambino con cui attuare i propri istinti potrebbe anche portare all’idea e alla spinta pulsionale di sperimentare anche nella realtà, cosa che non farebbe mai (come chi prova la violenza nei video game e poi la vuole rivivere nella vita reale). Inoltre penso che fornire dei “balocchi” ai pedofili, possa portare a credere che, in fondo, la pedofilia non sia un problema uguagliandola ad ogni altro atto sessuale. Per verificare, però, la reale influenza di questa invenzione sul mondo pedofilo, occorrerebbe uno studio più approfondito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *