Salvini potenzia i numeri delle forze dell’ordine

Parte il piano di potenziamento delle forze dell’ordine voluto dal Governo per far fronte al fisiologico turn over, ma anche per rafforzare questure, commissariati e comandi. 

Complessivamente entreranno in servizio 8.793 donne e uomini in divisa entro il 2023. 

In particolare, il piano prevede:

2.988 poliziotti (di questi: 2.094 unità sono destinate alle questure, 539 alle specialità, 149 alle frontiere, i restanti saranno utilizzati in altri compiti d’istituto); 483 agenti entro luglio 2019,654 entro fine 2019, 1.851 entro aprile 2020.
E poi i prossimi concorsi:

1.515 agenti di Polizia entro dicembre 2019;
2.155 Carabinieri, per i quali è stata già autorizzata l’assunzione;
2.135 unità con concorsi da bandire entro il 2023.
La destinazione delle risorse  avverrà sulla base del piano di riorganizzazione delle questure e delle necessità dei comandi sul territorio.

I presìdi di polizia avranno a disposizione complessivamente 4.503 agenti entro fine 2020.

Il rafforzamento delle presenze sul territorio inizierà, comunque, dal prossimo luglio. Per la stagione estiva sono stati previsti appositi servizi con particolare attenzione alle località turistiche. Gli organici saranno potenziati  con l’invio di  4.298 unità appartenenti a Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. Le nuove forze serviranno a far fronte, tra l’altro, ad iniziative specifiche come Spiagge sicure, Periferie sicure, Laghi sicuri, per citarne alcune. Progetti che il Viminale ha finanziato e che permetteranno ai comuni di assumere personale e acquistare strumenti per la lotta alla contraffazione e il contrasto alla micro criminalità. 

«Migliaia di nuovi poliziotti e carabinieri in tutta Italia: l’avevamo promesso e lo stiamo facendo  – dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini -. Rafforziamo le questure, salviamo le specialità di Polizia come Postale, Stradale e Ferroviaria e abbiamo un piano di controlli straordinari in vista dei prossimi mesi, con il  concorso di tutte le Forze dell’ordine. Faremo sempre di più e meglio, ma dopo anni di tagli e sacrifici invertiamo la tendenza e passiamo dalle parole ai fatti. Meno soldi per l’accoglienza dei clandestini, più Forze dell’ordine».

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