Interviene la Polizia, ragazzi e ragazze ubriachi nelle nostre strade.

Ci si ubriaca, si guida in stato di ebrezza e quando gli agenti intervengono vengono aggrediti.

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Matrice comune per gli interventi effettuati dal Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio nei giorni scorsi è l’abuso di alcool, questo quanto emerge dai resoconti. Il primo episodio risale all’€™una e trenta della notte tra venerdì e sabato scorso ed è avvenuto in via Foscolo, all’esterno del Commissariato, con protagonista una ventisettenne che, alla guida di un SUV, ha urtato un’altra vettura parcheggiata a bordo strada. Effettuando la retromarcia per rimettersi in movimento, ha rischiato di investire la proprietaria dell’auto danneggiata che,proprio in quel momento, attraversava la via a piedi. Durante la discussione, nata tra le due donne, la ventisettenne, chiramente ubriaca, ha insultato e colpito con uno schiaffo al viso la rivale. Il tutto ripreso dalle telecamere di sicurezza del Commissariato. La ragazza non si è calmata neppure all’arrivo della volante ma anzi, davanti ai numerosi clienti di un vicino locale, ha iniziato ad offendere i poliziotti accusandoli platealmente di commettere abusi. Sottoposta, non senza fatica, al test preliminare all’alcoltest, ha evidenziato il ragguardevole valore di 1,88 gr./lt. di alcool nel sangue. A quel punto si è ulteriormente inalberata opponendosi al completamento dell’esame e finendo con una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale,  rifiuto di sottoporsi all’accertamento, con il ritiro della patente e l’affidamento della vettura all’amico che gliela aveva prestata. Il secondo caso si è invece verificato intorno alle due d notte, tra sabato e domenica, nel parcheggio all’interno dell’area di Malpensa Fiere dove si sta svolgendo l’evento “Latin Fiexpo”. La volante in transito ha notato un gruppetto di persone piuttosto agitate e ha verificato che un trentenne aveva sparato, con una pistola giocattolo, due pallini di plastica contro una donna, colpendola ad una gamba anche se senza gravi conseguenze, ma provocando la reazione di un altro giovane presente all’evento e poi degli addetti alla sicurezza. All’arrivo degli agenti il responsabile, chiaramente ubriaco, ha rifiutato di fornire le proprie generalità  e ha anzi spintonato i poliziotti reagendo ai loro tentativi di identificarlo, tanto da causare a uno di loro un leggera lesione a una mano. Il giovane è stato infine calmato e denunciato per rifiuto di fornire le generalità  e resistenza a pubblico ufficiale.  Purtroppo questi non sono casi isolati e spesso, passeggiando nei giorni della movida, in genere le serate del venerdì e del sabato non è difficile essere testimoni di giovani, molte volte donne, in evidente stato di ebrezza. Che poi ci si metta pure alla guida di un veicolo, le conseguenze riempiono le cronache. Tra gli aspetti preoccupanti di questo modo di vivere il divertimento, incolumità  per i cittadini, rischi per la saluta ecc.,quello che più colpisce è l’€™ assoluta mancanza di freni inibitori anche di fronte alle Forze dell’€™Ordine e, se è vero che in  vino veritas questi atteggiamenti denotano il diffondersi di una forma mentis di rifiuto delle autorità , di opposizione a chi la deve far rispettare, in nome del diritto, in certe condizioni di “divertimento’€ di fare quello che si vuole anche mettendo in pericolo la propria ed altrui incolumità . Poi gli avvocati saranno bravi nel trovare le attenuanti del caso e i genitori a dire che sono bravi ragazzi e a regalargli la prossima macchina.

Gianni Armiraglio

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