Allerta UE per botulino nel tonno in olio di semi di girasole da 900 grammi a marchio DIA

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Lo segnala l’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e Nutrizione (Aesan). Non è possibile escludere rischi per la salute. Immediatamente ritirate le lattine di tonno dalla vendita e avviato un richiamo UE che ad oggi non riguarda il mercato italiano. Ma c’è sicuramente la possibilità  che i turisti italiani siano interessati.

Il 10 agosto, la catena di supermercati DIA ha rimosso dagli scaffali 3.420 lattine di tonno in olio di semi di girasole da 900 grammi ciascuna – cioà¨, in grande formato – su base preventiva dopo l’allerta di una possibile contaminazione della tossina botulinica rilevata dalle autorità  sanitarie. La società  ha confermato che questo venerdì ha ricevuto la conferma della presenza di questa tossina dopo l’analisi di una singola lattina di un prodotto inscatolato dall’azienda galiziana Frinsa del Noroeste che produce 1,35 milioni di unità  all’anno, cioè circa 3.560 al giorno. Il prodotto in esame è un tonno in scatola in olio di semi di girasole di 900 grammi, del marchio DIA, appartenente al lotto 19/154 023 02587 con data di consumo consigliato del 31/12/2022, come specificato dall’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e Nutrizione (Aesan), confermato dalla società  di distribuzione. Il prodotto è stato distribuito agli stabilimenti delle comunità  autonome delle Asturie, Castilla y Leà³n, Cataluà±a, Aragà³n, La Rioja, Murcia, Navarra, Castilla-La Mancha e Valencia, dove le lattine colpite dal richiamo sono state rimosse. L’epidemia è stata rilevata dopo che quattro persone, di cui tre già  dimesse, dopo aver mangiato un’insalata russa fatta in casa con il suddetto tonno, sono rimaste intossicate. Fonti della Distribuidora Internacional de Alimentacià³n, SA ( DIA ), una multinazionale spagnola specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari, hanno sottolineato che la contaminazione deve essere avvenuta nella fase di produzione, sia nella materia prima che nel processo di sterilizzazione durante la “conservazione”. Il gruppo ha chiesto ai propri clienti che hanno acquistato le lattine dal lotto interessato di restituire il prodotto al negozio più vicino. Inoltre, e “in modo proattivo”, DIA ha assicurato che tenterà  di contattare i clienti che potrebbero aver acquistato questo prodotto “utilizzando tutti i canali necessari”. La catena di supermercati ha messo a disposizione dei clienti un telefono aperto 24 ore su 24 (912170453) per rispondere alle domande. La stessa catena di distribuzione ha già  rimosso lo scorso gennaio 24.576 lattine di sardine in olio di oliva in scatola del proprio marchio, prodotte dalla portoghese Cofisa prima per un possibile difetto di sterilizzazione di alcune di quelle lattine e “solo come misura preventiva” rilevata dalla stessa azienda durante un autocontrollo. Fonti di DIA hanno indicato che, in questo caso, le analisi successive sono risultate negative. La società  ha già  informato lo scorso gennaio che nel 2018 ha effettuato in Spagna e Portogallo oltre 500.000 analisi interne e oltre 10.000 analisi esterne in laboratori accreditati ai suoi prodotti. L’€™allerta è stata lanciata dalla Spagna attraverso il Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF) riportata dal portale del governo spagnolo. Ad oggi, l’Italia non è interessata dal richiamo. Ma, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello ‘€œSportello dei Diritti’€ c’è sicuramente la possibilità  che i turisti italiani siano interessati.

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