Pesci morti ai lidi ferraresi per mancanza di ossigeno

di Giuseppe Criseo

Immagini tristi di una situazione che non è nuova, in altri periodi si è verificata una strage simile, ma quanto si sta vedendo questi giorni non lascia bene sperare.

I lidi ferraresi sono famosi per i turisti che affollano le spiagge sempre pulite e ben tenute.

Il ritrovamento di pesci morti di una certa dimensione, tra cui anche branzini, mentre ufficialmente si tende a sdrammatizzare:

‘€œconseguenza di eventi eutrofici che si verificano periodicamente lungo la costa regionale: per tutto il mese di agosto ‘€“ spiega Arpae ‘€“ la struttura oceanografica Daphne, durante le attività  di controllo in mare, ha rilevato nell’€™area settentrionale, circoscritte zone con concentrazioni di ossigeno sul fondo basse e tendenti all’€™ipossia-anossia, con valori inferiori a 3 mg/l’€

La prima causa a cui tutti pensiamo in questi casi è il possibile inquinamento, ma non è così:

‘€œCon certezza si può affermare ‘€“ assicura la responsabile di Daphne, Carla Rita Ferrari ‘€“ che  tale situazione non deriva da apporti di sostanze inquinanti nelle acque di mare. La scarsità  di ossigeno a livello del fondo marino in questi casi può favorevolmente essere risolta dall’€™instaurarsi di mareggiate che innescano un rimescolamento di tutta la colonna d’€™acqua. à‰ importante ricordare che le stesse condizioni eutrofiche sono il fulcro per avere un’€™area produttiva per pesca e molluschicoltura’€.

Cosa si intende per  ‘€œipossiemia’€ (in inglese ‘€œhypoxemia’€) si intende un’€™anormale  diminuzione dell’€™ossigeno contenuto nel sangue, che determinano  cianosi, respirazione di Cheyne-Stokes (alterata), apnea, ipertensione arrivando anche al coma, situazione che si può verificare negli esseri umani come nei pesci come in questo caso.

Le cause della mancanza di ossigeno quali sono? E’ l’accumulo di elementi come l’azoto e il fosforo causa la proliferazione di  alghe  microscopiche che, a loro volta, non essendo smaltite dai  consumatori  primari, determinano una maggiore attività  batterica; aumenta così il consumo globale di ossigeno, e la mancanza di quest’ultimo provoca alla lunga la morte dei pesci.

L’accumulo di alghe da cosa è determinato direte voi? Le condizioni meteo di questo periodo, caratterizzato da forte irraggiamento il tempo stabile e l’€™assenza di mareggiate, hanno contribuito alla crescita e all ´accumulo di questo tipo di alghe.

In altre parole l’effetto serra e le alte temperature provocano tutti questi danni, serve aggiungere altro?

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