SBARCHI – FALLIMENTO POLITICHE IMMIGRAZIONE
Continuano senza sosta e favoriti dalle condizioni meteo i sbarchi fantasma, che sommati alle deportazioni gestite dalle ONG, configurano l’aumento di infiltrazioni terroristiche e criminali.
La cosa inquietante è la totale inazione delle forze dell’ordine e militari: a decine si sono potuti incamminare fino al paese.
Potevano essere armati, poteva essere un attacco terroristico e nessuno lo ha prevenuto, la sicurezza nazionale è a rischio, questo dimostra la vulnerabilità del sistema di sicurezza pubblica, nonché l’assenza di adeguati protocolli di sicurezza territoriale, minata in primis dal sottorganico delle FF.OO., basti pensare alla sola Polizia di Stato in carenza di 30 mila unità, con graduatorie da scorrere, come i 780 e 1148.
Seppur sono molti meno che in passato anche gli sbarchi fantasma, è comunque un fenomeno preoccupante.
Sulle coste dell’Agrigentino l’ultimo attacco, ieri l’altro di pomeriggio, nei pressi della spiaggia di Punta Bianca, sotto gli occhi dei bagnanti, cinquanta clandestini hanno toccato terra.
Sul posto si sono precipitate le forze dell’ordine, nonostante le croniche difficoltà anzidette.
Molti dei clandestini, però, si sono nascosti nelle campagne della zona.
Come predoni.
Come truppe di invasione.
L’imbarcazione, che non può avere affrontato la traversata del canale di Sicilia, ma sarà stata sicuramente rimorchiata da una barca madre, il solito peschereccio tunisino, fino a poche miglia dalla costa, non aveva nessun numero di riconoscimento, non conteneva reti da pesca ed era stata verniciata da poco: un perfetto mezzo da sbarco da abbandonare in spiaggia, arrivato senza che nessuno lo intercettasse.
In tutto sono stati 9 i clandestini rintracciati dalla polizia, gli ultimi due ieri sera, dopo la segnalazione di un passante, alla Valle dei Templi di Agrigento.
Gli agenti li hanno fermati dopo che erano riusciti a intrufolarsi nei terreni del Parco archeologico, dove probabilmente avevano trascorso la notte dopo avere percorso una decina di chilometri a piedi, e hanno fatto scattare le procedure di identificazione.
Essendo tunisini verranno rimpatriati.
Il problema serio è che sbarcano senza controlli: terroristi, assassini, spacciatori.
Chi può saperlo?
Di sicuro delinquenti.
E’ ridicolo non riuscire ad imporre alla Tunisia un blocco navale.
Questo lo dobbiamo alla totale inconsistenza dei ministri Trenta e Moavero, in primis, poi al Ministro degli Interni Salvini ed al Presidente del Consiglio dei Ministri che non tutelano gli ITALIANI.
Ci auguriamo che immediatamente si cambi rotta al governo, altrimenti, aumenterà il rischio di piangere altri morti, italiani.
EP
Redazione VaresePress@ Roma
Rubrica Sicurezza Nazionale@
Fonte:
www.sicurezza-nazionale.com