Taormina: Aggressioni a infermieri e medici nel pronto soccorso

Taormina: Aggressioni a infermieri e medici nel pronto soccorso
Taormina: Aggressioni a infermieri e medici nel pronto soccorso

Da molti anni la Fsi-Usae (Federazione Sindacati Indipendenti) denuncia i problemi di sicurezza del personale medico sanitario che lavora nei pronto soccorso siciliani ed in particolare in quello di Taormina.

‘€œDa dieci anni come organizzazione sindacale abbiamo denunciato le condizioni di lavoro legate alla sicurezza dei professionisti infermieri, medici e personale sanitario che lavorano nei pronto soccorso siciliani. Già  lo scorso anno avevamo chiesto all’€™Azienda di affrontare le criticità  di lavoro al pronto soccorso dell’€™ospedale di Taormina, tra le quali in primo luogo quella della sicurezza’€ – è quanto dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente dell’€™Unione Sindacati Autonomi Europei.

‘€œDa tempo avevamo avanzato delle proposte per prevenire che si verificassero situazioni di pericolo nei confronti del personale e dei pazienti, tra le quali, oltre al potenziamento del personale del pronto soccorso Taormina, il più colpito dalle aggressioni nell’€™Asp di Messina con nota prot. n. 4314 del 28/05/19, l’€™attivazione del posto di polizia fisso o del vigilantes con nota prot. n. 4134 del 19/10/18’€.

Dopo le ultime aggressioni avvenute negli ospedali di Palermo e Sciacca subite dal personale medico, infermieristico e di supporto e le nostre denunce, il direttore generale dell’€™Asp Messina ha annunciato l’€™attivazione del posto di vigilanza armata H24, a partire dal prossimo 16 settembre, presso i pronto soccorso degli ospedali di Taormina, Milazzo, Barcellona, Patti e S. Agata Militello. ‘€œFinalmente si è capito che i soli sistemi di video sorveglianza non sono sufficienti a garantire sicurezza’€ ‘€“ continua Coniglio.

‘€œI Ministri dell’€™Interno e della Salute devono considerare che costa di più alla pubblica amministrazione pagare le molteplici giornate di infortunio e di malattia degli operatori sanitari feriti, i danni riportati nei pronti soccorsi, le porte, le vetrate e i computer distrutti, denunciare gli aggressori e pagare i legali per affrontare i processi che pagare due poliziotti h24 in postazione fissa. Senza contare l’€™interruzione di pubblico servizio, derivante dalle aggressioni, che può arrecare danni gravi se non mortali ai pazienti’€.

” Il nostro auspicio, pertanto, è che il Parlamento approvi il disegno di Legge 2908 ‘€˜Disposizioni per garantire la sicurezza, l’€™ordine pubblico e l’€™incolumità  di cittadini ed operatori sanitari presso le strutture ospedaliere e i presidi ambulatoriali di guardia medica’€™, presentato su iniziativa di 16 senatori che hanno attenzionato le nostre denunce di aggressioni a carico del personale sanitario negli ospedali siciliani e il crescente aumento del fenomeno delle aggressioni sul territorio nazionale, diventi legge e istituisca i posti di polizia fissi negli ospedali di I e II livello – conclude Coniglio – altrimenti la scia di violenze negli ospedali e nelle guardie mediche a personale sanitario non si fermerà  mai”.

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