Faloppio, ‘€œD’amore e guerra’€ un capolavoro della lettura mondiale come ‘€œAddio alle armi’€ in piazza Camnago

Il prossimo 13 Settembre alle ore 21 a FALOPPIO presso Piazza Camnago andrà  in scena “D’amore e guerra liberamente ispirato ad ‘€œAddio alle armi’€ di Ernest Hemingway con Regia e Drammaturgia – Marco Filatori, Scenografia – Progetto Luci – Armando Vairo, Assistente Tecnico ‘€“ Donato Rella con il tandem Gustavo La Volpe – Laura Negretti e prodotto da Teatro in Mostra  

‘€œD’amore e guerra’€ è uno spettacolo che parte da un capolavoro della lettura mondiale come ‘€œAddio alle armi’€, universalmente noto come romanzo sulla Prima Guerra Mondiale, ma che poi decide di scardinarlo.

àˆ uno spettacolo che fonde il teatro di narrazione con il forte impatto emotivo del teatro interpretato.

Una sorta di tragedia greca spostata sul fronte orientale tra il sangue, il sudore e il fango delle trincee.

Da una parte l’€™arcinota vicenda del protagonista di  ‘€œAddio alle armi’€: Frederick Henry, giovane e aitante americano, arruolatosi volontario nella Sanità  italiana e innamorato della bella infermiera Catherine Barkley.

Una storia d’€™amore che presto si trasformerà  in tragedia; una ‘€œCaporetto umana’€ che diviene specchio della Caporetto storica.

Dall’€™altra parte la storia di Luigi, giovane irredentista, che decide di scappare dal suo villaggio in territorio Austro-Ungarico, ma proprio al confine con il Regno d’€™Italia, per arruolarsi volontario nell’€™esercito italiano.

Si troverà  scaraventato, come soldato semplice, in prima linea sul fronte orientale e sarà  travolto dalla cruda realtà  della guerra.

Una guerra fatta di trincee inespugnabili e battaglie assurde volute da generali imbevuti di retorica patriottica e vanità .

Un ragazzo come tanti che ha un solo sogno, semplice e immenso; uscire vivo dalla guerra e sposare, in un’€™Italia finalmente pacificata, la ragazza che ama sotto la bandiera che ama.

Due drammatiche vicende umane messe a confronto, due destini che corrono paralleli quello di Henry e Luigi; una è il negativo dell’€™altra, apparentemente simili ma profondamente diverse nel modo di percepire e di vivere la guerra. Una sorta di nemesi sullo sfondo della disfatta di Caporetto.

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