Busto, Nadia Ceriani rischia di finire in strada

di Giuseppe Criseo

” Credo non ci sia più nulla da fare … sono già  sotto casa pronti a sbatterci fuori e non ho idea di dove andremo… ringrazio il gruppo per essermi stata comunque vicino”

Il suo sfogo via social sta suscitando tante reazioni di solidarietà  ed uno degli ultimi casi ormai non più rari tra italiani e non.

La crisi e’ forse uno dei motivi dei tanti casi: l’età  avanza e trovare lavoro se non si e’ super-specializzati in una delle professioni richieste, non e’ semplice venirne fuori.

Nel caso specifico si tratta di una famiglia con un solo reddito e problemi di invalidità , che rischia seriamente di dormire in macchina da un giorno all’altro.

Sembrerebbe dalle notizie frammentarie in nostro possesso che ci siano stati contatti con gli enti preposti e i rappresentanti istituzionali della città  di Busto.

Cosa fare concretamente? Un fondo comunale dovrebbe esserci per questi casi che comunque devono trovare una soluzione, per la dignità  degli interessati che non possono essere lasciati soli.

Nel nostro piccolo abbiamo inviato messaggi a coloro che nelle istituzioni e/o associazioni potrebbero intervenire, ma i tempi sono molto ristretti.

Se non si sa bene dal punto di vista economico e ci sono anche problemi di salute, entrambi gli aspetti diventano uno scoglio difficile da superare, ma bisogna tentare tutte le strade praticabili per reperire le risorse che servono che non saranno infinite e su questo dobbiamo esserne consapevoli, anche se ci sono eccezioni per es. i senatori a vita o altri che negli anni scorsi hanno avuto pensioni alte con pochi anni di lavoro ( tutto legale per loro).

Le legge e’ uguale per tutti, sopratutto se ci sono coperture politiche e leggi ad hoc.

Questo dovrebbe far riflettere i nostri governanti che dalle loro belle poltrone da 10 a 20 mila euro mensili e che non mollano per nessun motivo, e farli impegnare a non continuare con le promesse di soldi a una categoria a discapito dell’altra…

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