CONTROLLI DEI CARABINIERI NAS SUGLI INCHIOSTRI PER TATUAGGI
di Giuseppe Criseo
Il problema è noto da sempre, ci sono dei rischi a causa dell’inchiostro utilizzato nei tatuaggi seppure la moda sia sempre più diffusa, ed è più che opportuno che ci siano dei controlli a tutela di coloro che apprezzano questa pratica.
Sul merito riceviamo e pubblichiamo la nota ufficiale:
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, opera un costante monitoraggio sulla regolarità e l’innocuità dei prodotti a base di inchiostro utilizzati per la realizzazione di tatuaggi. In particolare, si è recentemente concluso uno specifico servizio di controllo in campo nazionale sulla commercializzazione di inchiostri e tintura usate per i tatuaggi, ispezionando l’intera filiera distributiva, al fine di verificare la qualità e la sicurezza di tali prodotti presenti nel mercato nazionale.
Le attività , preliminarmente pianificate a livello centrale, hanno interessato il controllo di 117 aziende dedite ad attività nel settore, come centri di tatuaggio, importatori, produttori e distributori nazionali di pigmenti, prelevando nel contempo 100 campioni di inchiostri per tatuaggio, inviati ai laboratori per la ricerca di sostanze chimiche, quali ‘ammine aromatiche‘ e ‘idrocarburi policiclici aromatici (IPA)‘.
Le analisi sui campioni, svolte dal laboratorio accreditato dell’ARPA Piemonte[1], hanno rilevato la non conformità di 22 campioni per presenza sopra i limiti di legge delle predette sostanze, considerate potenzialmente tossiche o cancerogene[2]. A seguito dei risultati analitici, il Ministero della Salute ha disposto i conseguenti provvedimenti urgenti, rivolti a tutti i soggetti appartenenti alla filiera (importatori, distributori ed utilizzatori), relativi al divieto di vendita e di utilizzo, di ritiro/richiamo dalla rete commerciale nonchè all’obbligo di informare i soggetti che si sono sottoposti a tatuaggio circa la pericolosità dei prodotti, mediante sistemi di rintraccio dei clienti o altri metodi ritenuti efficaci.
Inoltre, nel corso dei controlli, sono state contestate 31 infrazioni nei confronti dei responsabili di esercizi commerciali e di centri di tatuaggio dovute a mancanze autorizzative dei locali o degli attestati di formazione degli operatori, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite all’applicazione del tatuaggio, detenzione di prodotti privi di etichettatura o contenenti sostanze ed inchiostri non idonei e privi delle necessarie garanzie di sicurezza, sequestrando 248 confezioni di tinture e pigmenti.
Il monitoraggio segue temporalmente un precedente servizio di controllo conoscitivo, svolto tra il 2014 ed il 2015 nell’ambito di un protocollo di collaborazione con il Dicastero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità , che aveva evidenziato 97 campioni di pigmenti per tatuaggi, su 318 oggetto di prelievo, con criticità circa la sterilità , a causa di contaminazioni microbiche e fungine non compatibili con il commercio e l’impiego di tali prodotti, in considerazione peraltro della destinazione e della prolungata permanenza nell’area sottocutanea delle persone.
Roma, 27 settembre 2019
[1] Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, laboratorio pubblico in possesso di specifica metodica di analisi.
[2] Indicazioni ISS anche al link https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/t/tatuaggi.