SPORT E MAL DI SCHIENA: RISOLVI IL TUO PROBLEMA!

 Come nell’€™attività  lavorativa anche nell’€™attività  sportiva la colonna vertebrale viene sollecitata sia in modo statico (mantenendo una postura fissa prolungata nel tempo) sia in modo dinamico.
L’€™atleta, tuttavia, temprato dalla sua preparazione psico-fisica è meno esposto ai fattori di rischio tipici di chi conduce una vita sedentaria: possiede una forma fisica ottimale, e in genere non è in sovrappeso.
D’€™altra parte l’€™attività  sportiva spinge l’€™atleta al massimo delle sue capacità , provocando delle sollecitazioni estremamente elevate le quali possono forzare la colonna vertebrale al di là  delle sue capacità :
–          eccessive pressioni dovute ai sovraccarichi;
–          movimenti forzati di iperestensione che possono danneggiare le strutture posteriori del rachide;
–          movimenti forzati di iperflessione che possono danneggiare la parte anteriore del rachide: il corpo vertebrale e il disco intervertebrale
–          movimenti di torsione potenzialmente lesivi sia per le componenti anteriori della colonna sia per quelle posteriori; la torsione diventa ancor più dannosa quando è abbinata alla flessione o alla estensione;
–          esposizione agli stress da vibrazione.
Ogni sport richiede la ripetizione di uno o più movimenti tra quelli appena elencati.
Fondamentale ricordare che l’€™atleta e/o lo sportivo esegue il proprio gesto atletico non solo durante le competizioni, ma anche in modo ripetuto, durante gli allenamenti giornalieri.
Tale ripetizione effettuata per tempi prolungati e con intensità  elevata provoca microtraumi sulle strutture muscolo scheletriche, sui tendini e sui legamenti.
Queste sollecitazioni diventano ancor più dannose se l’€™atleta non ha una buona preparazione atletica oppure se manca una adeguata preparazione tecnica. La conseguenza è che anche l’€™atleta può soffrire di dolori vertebrali.
L’€™attività  agonistica si trasforma in elevato fattore di rischio quando lo scopo principale diventa quello di raggiungere la prestazione e il successo e si perde di vista il bene primario, la salute psicofisica.
Le sedute di allenamento troppo intense, gli impegni agonistici ripetuti e ravvicinati senza le giuste pause di recupero sottopongono ad elevata pressione e a usura precoce la colonna vertebrale.
Ecco che allora una grande percentuale di atleti, anche in giovane età  soffre di dolori vertebrali.
Il disturbo più diffuso è il dolore a livello lombare (lombalgia) proprio perchè la zona lombare è sottoposto a maggior carico.

Il dolore può avere origine da tutte le strutture comprese nella colonna vertebrale:
dall’€™osso (es. osteoporosi),
dalle articolazioni(faccetta articolari, cartilagini di rivestimento, capsula articolare, dal disco intervertebrale, il quale ha una alta soglia algogena e può andare in contro ad una degenerazione precoce causata da continue e ripetute sollecitazioni meccaniche che in alcuni sport raggiungono livelli estremamente elevati rispetto alle capacità  intrinseche del rachide)Inoltre, tendini e muscoli (riccamente innervati) spesso sede di dolore muscolare, le giunzioni muscolo tendinee, frequente sede di trigger point  alterano le informazioni propriocettive aumentando il rischio di infortunio.

Conosci la tua schiena e risolvi il tuo problema

La ‘€œBack School’€, letteralmente tradotta ‘€œScuola della schiena’€, è sorta per insegnare tutto quello che serve per prevenire e curare il mal di schiena e la cervicalgia; non è una semplice ginnastica per il mal di schiena, ma una vera e propria scuola.

Obiettivo della back School non è solo ridurre il dolore ma soprattutto rimuovere la causa che lo provoca. Siccome la maggior parte dei dolori è dovuta a insufficiente conoscenza della colonna vertebrale, posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica scadente, la Back School si prefigge di agire su questi fattori di rischio.

ALCUNI ESERCIZI CONTRO IL MAL DI SCHIENA PROPOSTI DALLA BACK SCHOOL DI GALLARATE

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