Lombardia, innovazione, altro primato, comunicazione più veloce della luce

Un messaggio di auguri del presidente della Regione, Attilio Fontana, trasmesso da Palazzo Lombardia (sede della Giunta) a Palazzo Pirelli (sede del Consiglio) attraverso raggi di luce.

E’ l’omaggio della Regione Lombardia per festeggiare i 50 anni dalla prima trasmissione a distanza tra due computer, avvenuta il 29 ottobre 1969 tra l’universita’ di Los Angeles e il Research Institute di Stanford.

Un evento che puo’ essere considerato l’antesignano di una spedizione via internet e che riguardava l’invio di pacchetti di dati.

“Mai come in questo caso – ha commentato il presidente Fontana, collegandosi dal suo ufficio al convegno ‘Comunicazioni Strategiche’, in svolgimento a Palazzo Pirelli – possiamo dire che l’innovazione viaggia alla velocita’ della luce.

Sono rimasto allibito nel verificare che, attraverso un fascio di luce con normalissimi led, sia possibile trasmettere un messaggio audio ma anche della musica che viene percepita dal destinatario con una qualita’ e una chiarezza davvero incredibile”.

Il ‘ponte luminoso’ tra le due sedi istituzionali, attraverso comuni led, e’ stato messo a punto da Alessandro Pasquali, inventore ed imprenditore che conduce esperimenti in questo campo da oltre 10 anni.

Appena sedicenne, ha iniziato a trasferire informazioni via luce ad una distanza di pochi centimetri e, pochi anni fa, ha tagliato il traguardo del Canale della Manica connettendo l’Inghilterra alla Francia per una distanza di 33 chilometri grazie alla luce di un piccolo led di potenza paragonabile a quella una torcia portachiavi.

“Questa pero’ e’ la prima connessione della storia – ha affermato Alessandro Pasquali – tra 2 sedi istituzionali tramite luce diffusa.

La giornata di oggi, quindi, rappresenta un nuovo primato che allarga frontiera della storia delle telecomunicazioni, storia che ci ha gia’ visto protagonisti nell’avvento della radio.

La luce oltre ad essere tra le piu’ antiche forme di comunicazione tra gli esseri viventi, rappresenta anche la naturale prosecuzione di studi intrapresi da personaggi come Guglielmo Marconi”.

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