Il poliziotto scrive e noi pubblichiamo

la vicenda poco chiara delle fondine rotanti e la morte dei poliziotti

A che ora sono morti i miei colleghi freddati da uno straniero ?

Non sono morti oggi pomeriggio, sono morti in un tempo indefinito del passato.

Il Ministero degli Interni precisa che sono in corso verifiche da parte della Direzione Generale Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale…sulla vicenda delle fondine rotanti e la loro scarsa qualità .

Fuori dal burocratese dopo l’ultimo gravissimo episodio di cronaca con la morte dei loro colleghi, forse ripetiamo forse e’ il momento di muoversi.

Intanto crescono gli ammazzati, i casi di suicidio, e la bufera politica cresce sulle spalle di chi lavora rischiando la pelle, senza avere risposte economiche, numeriche ma neppure tecniche precise, veloci e salutari ( nel senso della salute).

Un disappunto e un’amarezza che traspare tutti i giorni sulla stampa libera alla quale ci onoriamo di appartenere e su qualche sito internet che non deve nulla a nessuno e si può permettere la libertà  ( politica e facebook permettendo) di esporre e riportare le vicende per quello che pesano e dimostrano di essere ( dal nostro piccolo punto di vista n.d.r.)

Pubblichiamo a seguire come precisa scelta editoriale quanto segue, la lettera di un appartenente alla Polizia che non parla solo del recentissimo episodio appena avvenuto ma ripercorre una lunga sequenza di casi ed esempi di gravità  assoluta di cui dovrebbero e potrebbero, visti i lauti stipendi, quei politici che dicono e non dicono, oggi sono qui e domani là , tanto quanto basta per arrivare a fine mese grassi e grossi economicamente parlando e ci siamo capiti.

Le parole di un Poliziotto, collega dei due Poliziotti uccisi a Trieste’€¦ Tutta verità  quello che scrive:

A che ora sono morti i miei colleghi freddati da uno straniero ?

Non sono morti oggi pomeriggio, sono morti in un tempo indefinito del passato.

Sono morti quando avete scritto A.C.A.B. sui muri, o i più raffinati 1.3.1.2.

Sono morti quando avete intonato la canzoncina che inizia dicendo:’€ la disoccupazione ci ha dato un bel mestiere, mestiere di merda Carabiniere..

Sono morti quando nella libertà  del vostro seggio elettorale avete votato chi sponsorizza un’€™immigrazione senza controllo, senza regole, senza giustizia.

Sono morti quando parlamentari italiani si sono resi complici di uno speronamento ai danni della Guardia di Finanza.

Sono altresì morti quando avete fatto la vostra colletta per sponsorizzare chi materialmente ha speronato i Finanzieri.

Sono morti nel 1999 quando l’€™allora Governo nei primi 100 giorni abolì l’€™oltraggio a Pubblico Ufficiale, perchè offendere chi rappresenta lo stato con la propria divisa non deve essere considerato reato; l’€™oltraggio venne poi reinserito in seguito.

Sono morti quando Barbara Balzerani, nome di battaglia Sara, libera dopo essere stata condannata a più ergastoli, ha potuto esaltare pubblicamente quanto fosse stato divertente uccidere Carabinieri e Poliziotti negli atti terroristici da lei compiuti.

Sono morti quando nessun PM ha preso provvedimenti per quanto istigato dalla Balzerani.

Sono morti quando l’€™amministrazione comunale di Milano ha votato contro il taser per la locale Polizia Municipale. Meglio un Vigile Urbano accoltellato che un delinquente colpito dal taser!

Sono morti quando il Giudice ha deciso nell’€™applicare il minimo della pena e lasciare libero di circolare l’€™assassino di questa notte, perchè sicuramente si tratterà  di soggetto pregiudicato.

Sono morti a ferragosto, quando anche quest’€™anno una compagine politica andrà  a trovare i detenuti in carcere, per vedere se hanno troppo caldo, senza esser mai stati a trovare un familiare delle vittime di quei delinquenti che giustamente stanno in galera.

Sono morti quando sono stati invitati assassini di Poliziotti o Carabinieri nelle università  per tenere le loro sponsorizzate conferenze.

I miei colleghi uccisi oggi sono morti tanto tempo fa, quando avete scelto da che parte stare ed avete scelto di stare contro gli uomini e le donne in divisa che rappresentano lo Stato.

E chi ha scelto di stare contro i rappresentanti dello Stato è colpevole tanto quanto il balordo che oggi ha materialmente sparato.

I ‘™¥ POLIZIA

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