Mostro di Firenze, la verità  deve ancora venire

di Giuseppe Criseo

Luci e ombre sulle indagini su Pacciani

21 agosto 1968 – 8 settembre 1985
Luoghi colpitiToscana, campagne intorno a Firenze
Metodi uccisioneColpi di arma da fuoco, accoltellamento e mutilazioni sessuali

In collaborazione con un investigatore milanese abbiamo deciso di trattare questo mistero, tra i tanti della Repubblica Italiana.

La vicenda ha riguardato lui e  i cosiddetti “compagni di merende“, Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità  dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per 7 degli 8 duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello.

«Vorrei fare un appello agli avvocati di Pacciani: che predisponessero con tanto di testimoni ufficiali una ricerca per tutto il terreno del Pacciani con un metal detector in modo che, a risultato negativo, avrebbero una prova schiacciante della sua innocenza. Se poi, successivamente, su ordine della magistratura, venisse richiesta un’€™altra perizia sul luogo e, guarda caso, ‘€œsaltasse fuori’€ la (Beretta, ndr) 22 sarebbe palese che qualcuno, interessato a mettersi l’€™anima in pace, l’€™abbia messa a bella posta per ‘€œchiudere in bellezza ». disse il suo avvocato (fonte Panorama)

Una vicenda che ha tenuto tutti gli italiani col fiato sospeso.

Nuove perizie sul proiettile nel giardino di Pacciani ma sembra che il proiettile usato sia stato artefatto.

Pacciani era un contadino non poteva fare quello che ha fatto senza lasciare tracce.

Erano 8 gli omicidi del caso, citati dal sito http://insufficienzadiprove.blogspot.com/2008/11/da-dove-cominciare.html

Gli omicidi:
22 agosto 1968 – Barbara Locci e Antonio Lo Bianco
14 settembre 1974 – Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore
6 giugno 1981 – Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi
22 Ottobre 1981 – Susanna Cambi e Stefano Baldi
19 giugno 1982 – Antonella Migliorini e Paolo Mainardi
9 Settembre 1983 – Rusch Uwe Jens e Horst Meyer
30 luglio 1984 – Pia Rontini e Claudio Stefanacci
07 settembre 1985 – Nadine Mauriot e Jean Michel Kravechvili

Si era ipotizzata una pista sarda,Rosina Massa – Deposizione del 14 luglio 1991 – Seconda parte, come la pista esoterica, http://insufficienzadiprove.blogspot.com/search/label/P.i.f.%20Pista%20esoterica .

Come la dichiarazione di Igino Borsi:“Il giorno 8 corrente alle ore 11 circa intento nel bar della Pensione Scopeti di proprietà  di mio genero Bonciani Paolo e tra le tante persone che vi entrò molto probabilmente la donna rimasta vittima del duplice omicidio, da me riconosciuta nella fotografia apparsa sul giornale “La Nazione”. La donna era di statura media, corporatura snella, capelli corti scuri, la quale chiese una acqua brillante in lingua italiana, un pò sforzata. Subito dopo la donna lasciava l’esercizio, senza vederla salire sul mezzo. Non ricordo altri particolari da segnalare. Non ho altro da aggiungere o da modificare e in fede di quanto sopra mi sottoscrivo. Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra.”

Pacciani all’inizio non avevo dato peso alla cosa.” Lui questa cosa non la prese seriamente: ‘€˜si accorgeranno che io non sono stato, lo vedranno’€™, non gli aveva nemmeno dato importanza”dichiarazione raccolta da Suor Elisabetta e ripresa dalla Nazione.

E il dubbio finale della suora:

«Come può un proiettile cadere per terra e rimanere in verticale dentro la terra? E il portasapone? Gliene han fatte di tutti i colori »

Dubbi e incertezze che ancora si respirano nell’aria nella zona dei fatti, ma che comunque da più parti, nonostante siano passati diversi decenni.

Dubbi che potrebbero portare a una inchiesta, perchè il suo cadavere è stato richiesto da uno sconosciuto, mentre i famigliari intimoriti dalla pubblicità  negativa della vicenda non ne hanno più voluto sapere.

I suoi resti sono in una cassetta di zinco e potrebbero finire in un ossario. La salma dell’uomo era stata esumata il 17 luglio 2013 , mentre il suo avvocato: “Non gettatele via – dice – perchè si può estratte il Dna e conservarle per qualunque ipotetica evenienza investigativa”.

Chi sa parli a questo punto. Almeno da morto avrà  diritto Pacciani ad essere reintegrato fra i cittadini normali?

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