Palermo: donna massacrata perchè era incinta

Ana Maria Lacramioara Di Piazza

Il presunto assassino sarebbe Antonino Borgia, un uomo di 51 anni che aveva una relazione con la donna, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, una trentenne, e il movente il fatto che la donna fosse incinta e minacciasse di rendere pubblica la loro relazione

Il corpo della vittima è stato trovato lungo la statale 113 nelle campagne tra Balestrate e Partinico, dopo che una una donna aveva segnalato con una telefonata di avere visto una giovane donna con il volto insanguinato e i vestiti strappati uscire da un furgone bianco inseguita da un uomo.

Dopo il fermo dell’imprenditore Antonino Borgia, che durante l’interrogatorio avrebbe ammesso l’omicidio, gli inquirenti avrebbero raccolto la testimonianza di un uomo che rivelava l’esistenza di un video del sistema di sorveglianza della sua abitazione di campagna a Balestrate.

Nel video si sente una donna che urla “Ma che fai aspettiamo un bambino, io ti amo” e nelle immagini si vede un uomo che senza pantaloni che inseguiva una giovane insanguinata.

Sembra che il Borgia, dopo che la donna aveva gridato di aspettare un figlio da lui, abbia buttato il coltello, poi ritrovato insanguinato dai carabinieri, e abbia fatto salire la donna su un furgone per portarla all’ospedale, ma nel tragitto la lite è ripresa con violenza e la donna è stata uccisa.

La donna di origini romene residente a Giardinello aveva da un anno una relazione con l’imprenditore gli avesse comunicato di aspettare un figlio da lui, gli avesse richiesto tremila euro e che l’uomo si fosse impegnato a darglieli.

I due si sono incontrati verso le sette di mattina nei pressi di un cantiere dove l’uomo doveva fare dei lavori e la donna è salita sul furgone dove avrebbero consumato un rapporto sessuale, poi avrebbero cominciato a litigare e il Borgia avrebbe estratto un coltello e cominciato a ferirla, lei ha tentato la fuga, ma lui l’avrebbe inseguita.

La scena dell’inseguimento è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza di una abitazione nelle vicinanze e nel video si sente la donna urlare ‘€œMa che fai aspettiamo un bambino, io ti amo’€.

Lungo la strada verso l’ospedale la lite sarebbe ripresa e lui l’€™avrebbe colpita in testa con un bastone e poi le avrebbe tagliato la gola e nascosto il corpo nelle campagne.

Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto in campagna con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell’€™imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro. Nel pomeriggio dopo il pranzo, l’€™uomo è andato anche dal barbiere.

L’€™indagine è coordinata dall’€™aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere.

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