GUIDA ALL’€™ISOLA (DI MILANO)

GUIDA ALL’€™ISOLA (DI MILANO)

Con testi di Mauro Morellini e Gianluca Pomo

Collana Italia da scoprire ‘€“ in libreria dal 5 dicembre

Un progetto unico, la prima guida scritta con il supporto degli abitanti dello storico

quartiere popolare di Milano, oggi tra i più trendy della città ,

capace di offrire ancora atmosfere del borgo in uno skyline avveniristico



Esce in libreria il 5 dicembre la prima ‘€œGuida all’€™Isola (di Milano)’€ per la collana Italia da scoprire, guida allo storico quartiere popolare milanese, oggi tra i più trendy della città , dove però è ancora possibile respirare la vera anima popolare all’€™ombra dei futuristici grattacieli.

Scritta da Mauro Morellini, editore da qualche anno ‘€œisolano’€ che ha volutamente scelto questa zona per la sede della sua Casa editrice sita in via Farini 70, e da Gianluca Pomo, autore milanese, questa guida per la prima volta ha visto il coinvolgimento attivo degli abitanti del quartiere che hanno creduto in questo progetto collettivo e fortemente identitario fornendo testi, materiali iconografici, spunti e idee.

Particolarità  della guida è la suddivisione per ‘€œanime’€ del quartiere, ovvero degli aspetti che più connotano questa parte di città  ‘€“ l’€™Isola creativa, l’€™Isola multiculturale, l’€™Isola della solidarietà  e delle associazioni, l’€™Isola by night (e un po’€™ by day). Inoltre, la guida si rivolge sia a milanesi e turisti che ai residenti, con una sezione finale dedicata alle attività  commerciali di ‘€œprima necessità ‘€ (alimentari, fioraio, parrucchiere, calzolaio, benessere).

In questo caratteristico nucleo cittadino dalle tipiche case a ringhiera annesso alla città  solo nel 1873, oggi convivono tra loro echi della storia ‘€“ come il Santuario di Santa Maria alla Fontana, la Fonderia Napoleonica Eugenia, le lapidi che ricordano il soppiantato Cimitero della Mojazza con le tombe di Parini, Beccaria e Gioia, e gli eleganti palazzi di inizio Novecento ‘€“ e avveniristici grattacieli sorti ai piedi di piazza Gae Aulenti, con il Bosco Verticale e l’€™inarrivabile Torre Unicredit, oltre alla nuova area soggetta attualmente a riqualificazione nell’€™ex Scalo Farini.

Difficilmente oggi si crederebbe che in questo quartiere così vivace e dalle atmosfere d’€™antan sostò Giuseppe Garibaldi o che fosse un luogo di normale frequentazione di malviventi nl Secondo dopoguerra come Ezio Barbieri, Francesco Turatello e Renato Vallanzasca.

Oggi il quartiere è un po’€™ diverso, è sempre più veloce e dinamico (ogni giorno si apre qualche attività  commerciale al passo con i tempi), ma qui si continua comunque a portare avanti, in una tradizione avviata a inizio Novecento, lo spirito artigianale e microimprenditoriale con botteghe di oreficeria, mobili, abbigliamento (molto vintage), gallerie d’€™arte, studi creativi, librerie che attraggono i turisti in cerca di prodotti unici e originali.

Tra i progetti culturali degni di nota la PiBiLi ‘€“ Piccola Biblioteca Libera, una sorta di bookcrossing con spazi per la lettura completamente autogestito dai cittadini, l’€™Associazione Culturale Labò, luogo di incontri e corsi di formazione in ambito editoriale, lo studio Boombang Design con le divertenti #postcardsfromisola (ritratti dei più ‘€œcaratteristici’€ abitanti dell’€™isolato), la Casa della Memoria, luogo-monumento civico dedicato ai valori di libertà  e di democrazia.

Camaleontica, quando si abbassano le luci l’€™Isola si trasforma ancora con i suoi numerosissimi ristoranti dove far il giro del mondo dei sapori (uzbeca, senegalese, filippina, cinese, manciuriana, giapponese’€¦), il jazz club Blue Note per rivivere il sogno americano, i locali dell’€™aperitivo e della movida, tra cui spicca il Frida, storico locale dall’€™architettura di tipo industriale e dal cortile adombrato d’€™estate da una rigogliosissima e scenografica edera.

Da questa guida ne esce un ritratto di un’€™Isola da vivere in tutte le stagioni, da soli (è sicura) o in compagnia, anche dei più piccoli. 

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