Gallarate: attivisti 5 stelle chiedono le dimissioni del sindaco Cassani

Il faccia a faccia tra il Sindaco Andrea Cassani e il Senatore Pierluigi Paragone

In un Flash Mob di sei mesi fa Andrea Cassani rispondeva alle incalzanti richieste del sentore del movimento Pierluigi Paragone che per lui non c’era alcun motivo per dimettersi dato che la sua posizione, rispetto all’inchiesta Mensa dei Poveri, era cristallina e che lui non era indagato.

‘€œIo vorrei capire perchè io, che non sono indagato e dalle carte emergo come uno che ostacolava questo sodalizio criminoso, dovrei dimettermi’€. Diceva il Sindaco Andrea Cassani rivolto al Portavoce del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone appena sei mesi fa durante il Flash Mob davanti a Palazzo Borghi a Gallarate.

Le affermazioni del sindaco Cassani si riferivano alla vicenda ‘€œMensa dei Poveri’€ che il sette maggio scorso aveva portato all’arresto di 28 persone di cui 12 in carcere e 16 ai domiciliari perchè coinvolti nel sistema di tangenti orchestrato da colui che è stato definito il ‘€œburattinaio’€ e cioè Gioacchino Caianiello detto ‘€œNino’€ o il mullah per i suoi seguaci!!!

Secondo gli attivisti di Gallarate Cinque Stelle la situazione sembrerebbe essere cambiata dopo che dall’€™11 novembre si è sparsa la notizia che lo stesso sindaco, che non si capacitava di dover dare le dimissioni in quanto innocente, è indagato per turbativa d’€™asta!

I Cinque Stelle di Gallarate si chiedono se ora, dopo tutto quello che sta succedendo e alla luce degli ultimi avvenimenti il Sindaco che “è indagato, si dimetterà ? Era solo Caianiello il ‘€œbrutto’€ della situazione? Si parlava di ipocrisia senza paragoni”

“Nonostante il sostegno morale di Salvini e della Santanchà¨, la sua stessa maggioranza durante l’€™ultimo consiglio comunale ha vacillato. Che altro dire: non ci resta che attendere!!!” concludono gli attivisti di Gallarate Cinque Stelle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *