Ginecologo spiava con telecamere nascoste le pazienti durante le visite intime postando le clip sui siti hot.

Le riprese video erano effettuate all’€™insaputa delle vittime.

La polizia sta indagando sull’ultimo scandalo a luci rosse che le tecnologie e internet hanno regalato alla cronaca di questi giorni. àˆ successo in Ucraina e, nonostante la vicenda salti fuori adesso, i fatti risalgono a pochi mesi fa. Nell’€™era dei predatori sessuali non ci si finisce di stupire e questa storia rende ‘€œnormali’€ anche le narrazioni e le emeroteche che vedono persino un ginecologo ucraino accusato di vendere filmati nascosti allestiti nel suo ufficio. Un filmato di dozzine di sue pazienti è stato postato su un sito porno. Il caso è stato scoperto dopo che una donna, che desiderava rimanere anonima, si è vista ad un esame ginecologico su una pagina pornografica mentre il suo dott. Wenceslas Tripolko esegue un’ecografia. La polizia perquisì immediatamente l’ufficio e trovò una telecamera nascosta in una clinica a Odessa dopo che una donna aveva riferito di tutto. Secondo le informazioni iniziali, la polizia ha scoperto dozzine di registrazioni con dozzine di donne prese a loro insaputa. Sono stati tutti filmati nudi quando visualizzati e il filmato è stato pubblicato su una pagina pornografica senza nome. Il fenomeno è particolarmente diffuso su internet e il trend è in evidente crescita. Lo testimoniano le statistiche da cui si evince che dai 1100 casi di questo genere nel 2010 si è passati agli oltre 6500 del 2017. I set ‘€œpreferiti’€ sono le toilette degli esercizi pubblici e delle scuole o i camerini di prova dei negozi di abbigliamento oltre le strutture alberghiere. Le sanzioni per chi si macchia di questi reati vanno dalle sanzioni pecuniarie, che si aggirano sull’€™equivalente di diecimila euro, alle pene detentive che possono arrivare a sette anni di carcere. Mentre le Autorità  studiano forme di censura che possano limitare la diffusione di filmati e fotografie di questo genere, Giovanni D’Agata, presidente dello ‘€œSportello dei Diritti‘€, è esploso il business degli apparati rilevatori di telecamere nascoste. Le vendite di spy-detector avrebbero, infatti, avuto un picco di crescita del 333%. E il problema è speculare nel resto del pianeta.

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