Asia Bibi, l’odio e il pregiudizio contro i cattolici

Asia Bibim contadina  pakistana  di fede  cattolica[2], sposata e madre di cinque figli. Dal 2010 al 2018 è stata protagonista di un’odissea giudiziaria.  Condannata a morte  (esecuzione per impiccagione) da un tribunale del distretto di  Nankana, nella provincia centrale del  Punjab[3], per  blasfemia  contro l’islam, nel 2018 è stata assolta dalla  Corte suprema[4].

Una delle tante battaglie di CitizenGO:

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La sua storia è nota: ” Scoppia un diverbio con le lavoratrici vicine, di religione musulmana. A lei era stato chiesto di andare a prendere dell’acqua. Ma un gruppo di donne musulmane l’avrebbe respinta sostenendo che Asia, in quanto cristiana, non avrebbe dovuto toccare il recipiente. Il 19 giugno, le donne denunciano Asia Bibi alle autorità  sostenendo che, durante la discussione, avrebbe offeso Maometto”.

Il 22 giugno 2015 la Corte Suprema ha sospeso la pena capitale, rimandando il processo ad un tribunale.[13]

Nel dicembre del 2014 Sardar Mushtaq Gill, uno degli avvocati di Asia Bibi, lamenta gravissime irregolarità  nel processo, ad esempio all’interno del tribunale il cancelliere ha puntato una pistola alla testa dell’avvocato difensore. Porta inoltre prove del fatto che, in casi di accuse di blasfemia, i cristiani vengono trattati in modo differente dai musulmani.

«Tutti e due sapevano che stavano rischiando la vita, perchè i fanatici religiosi avevano minacciato di ucciderli. Malgrado ciò, questi uomini pieni di virtù e di umanità  non hanno rinunciato a battersi per la libertà  religiosa, affinchè in terra islamica cristiani, musulmani e indù possano vivere in pace, mano nella mano. Un musulmano e un cristiano che versano il loro sangue per la stessa causa: forse in questo c’è un messaggio di speranza. »
(Asia Bibi[2])

Il 18 novembre 2010  papa Benedetto XVI  ne chiede la liberazione.

Una storia terribile di odio estremista verso i cattolici.

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