Un vino quasi introvabile : il Malanotte del Piave

Oggi parliamo di un vino davvero raro prodotto solo da pochi anni che possiamo certamente definire una vera chicca, il Malanotte del Piave.

La zona di produzione è il Veneto tra le Provincie di Treviso e Venezia. L’uvaggio è composto per il 70% dal Raboso del Piave e per il 30% dal Raboso Veronese e ha una gradazione alcolica di 13,5 volumetrici. E’ di colore rosso porpora scuro e impenetrabile. Di odore elegante, fruttato con note di piccoli frutti a bacca rossa quali la marasca, l’amarena, la mora e la prugna che ben si amalgama con le piacevoli sensazioni dolci e speziate date dalla permanenza in piccoli carati di rovere. Il sapore ha struttura polposa e possente ed allo stesso tempo armoniosa e di setosa morbidezza. E’ piacevolmente denso, complesso e di ottimo equilibrio olfattivo/gustativo. Da consumarsi entro dieci anni dalla vendemmia. L’annata 2008 è stata la prima ad essere messa sul mercato ed è stato subito grande successo Trattasi di un rosso di tradizione locale, raro, particolarissimo sia per le caratteristiche organolettiche che produttive.

Per disciplinare questo vino deve essere prodotto con una percentuale compresa tra il 15% e il 30% di uve appassite vinificate dopo l’8 dicembre dell’anno di raccolta. La messa in commercio può avvenire solo dopo almeno 3 anni di riposo in cantina, di cui almeno 12 mesi di permanenza in botte. Rese bassissime, sia in vigna che in appassimento, con conseguente concentrazione elevata nel bicchiere sono i segreti del successo di questo vino misterioso e quasi introvabile. Da abbinare a portate saporite, speziate a base di carni, cacciagione e formaggi molto stagionati. Ottimo anche come vino da meditazione. Va servito a 18 °/20 ° C, stappando la bottiglia almeno due ore prima della mescita.


Franco Simonetti

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