CARCERI, IL SAPPE CONTESTA IL GARANTE DEI DETENUTI

CARCERI, IL SAPPE CONTESTA IL GARANTE DEI DETENUTI: ‘€œCONFONDE IL RUOLO DI GARANZIA CON QUELLO DI CENSORE E ALIMENTA STERILI POLEMICHE’€

‘€œIl Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, alimenta una polemica sterile e senza senso sul personale di Polizia Penitenziaria dopo aver visto sui social network il video di una esercitazione formativa, autorizzata dal Provveditorato regionale dell’€™Amministrazione Penitenziaria della Lombardia e che si è svolta in tre edizioni da giugno a novembre, che era ed è di carattere medico ovvero di primo soccorso, ossia principalmente e prevalentemente per mettere il personale nelle condizioni di poter soccorrere gli altri. In buona sostanza, il Garante ha guardato il dito (la parte operativa) e non la luna (l’€™oggetto del corso) e questo dimostra inequivocabilmente la pretestuosità  dell’€™intervento, chiaramente indirizzato CONTRO la Polizia Penitenziaria, cosa che il Garante sta facendo sistematicamente – non è un caso che il Garante in ogni procedimento giudiziario contro poliziotti penitenziari si costituisce parte offesa… – e quindi anche contro coloro (e non sono pochi!) che lavorano nell’€™ufficio del Garante pur rimanendo in forza al Corpo‘€.

Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, dopo alcune recenti dichiarazioni di Mauro Palma, Garante nazionale dei detenuti.

‘€œNon sapevo che il Garante nazionale del detenuti  Palma avesse tra le proprie prerogative anche quella di valutare e giudicare l’€™immagine del Corpo, visto che pressochè mai abbiamo sentito la voce sua e degli altri membri del Collegio e dell’€™Ufficio del Garante (che per altro svolgono il loro lavoro lautamente pagati dalle casse dello Stato come parlamentari, non essendo attività  gratuita o volontaria’€¦) in solidarietà  alle centinaia e centinaia di appartenenti alla Polizia Penitenzia aggrediti, feriti, sequestrati, contusi, insultati e offesi ‘€“ non solo verbalmente ma anche con lanci di feci, urina e sangue – da detenuti’€, aggiunge Capece. ‘€œE’€™ del tutto evidente che chi è contro la formazione e l’€™aggiornamento della Polizia Penitenziaria ci vuole impreparati e quindi inermi nei confronti dei detenuti. àˆ arrivato il momento di stabilire chi è con la polizia penitenziaria e chi è con i detenuti CONTRO la polizia penitenziaria! Riteniamo necessario coinvolgere l’€™opinione pubblica e gli elettori per capire se davvero il popolo italiano vuole avere una figura del genere o se questa è soltanto espressione di una limitata parte politica. Se necessario proporremo una legge di iniziativa popolare o un referendum abrogativo per sopprimere la figura del Garante Nazionale, visto che ai detenuti delle carceri italiane sono assicurate e garantite ogni tipo di tutela, a cominciare dai diritti legati all’€™integrità  fisica, alla salute mentale, alla tutela dei rapporti familiari e sociali, all’€™integrità  morale e culturale’€. 

‘€œDiritti per l’€™esercizio dei quali’€, prosegue, ‘€œsono impegnati tutti gli operatori penitenziari, la Magistratura ed in particolare quella di Sorveglianza, l’€™Avvocatura, le Associazioni di volontariato, i parlamentari ed i consiglieri regionali (che hanno libero accesso alle carceri), le cooperative, le comunità  e tutte le realtà , che operano nel e sul territorio, legate alle marginalità . E particolarmente preziosa, in questo contesto, è anche l’€™opera svolta quotidianamente dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria. Donne e uomini in divisa che rappresentano ogni giorno lo Stato nel difficile contesto penitenziario, nella prima linea delle sezioni detentive, con professionalità , senso del dovere, spirito di abnegazione e, soprattutto, umanità . Con buona pace di taluni garantisti ‘€˜a senso unico’€™’€.

Roma, 6 dicembre 2019

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