Casapound vince contro il gigante Facebook

Il gigante della rete è stato costretto e riattivare la pagina di Casapound dopo la decisione del tribunale civile di Roma, che giovedì 12 dicembre ha accolto il ricorso del gruppo di estrema destra e ha ordinato al social network di porre fine all’€™oscuramento dell’€™account.

‘€œAbbiamo rispettato l’€™ordinanza del tribunale e ripristinato la Pagina e il Profilo in questione’€, ha reso noto un portavoce di Facebook. ‘€œStiamo esaminando la decisione e valutando le opzioni disponibili’€. 

La pagina Facebook di Casapound è stata riattivata ‘€œqualche minuto prima della mezzanotte’€, si legge in un articolo sul sito del quotidiano sovranista Il primato nazionale, postato sulla pagina social di Casapound che ora è tornata visibile. Ad essere riattivati sono stati anche ‘€“ si legge ‘€“ il profilo personale e la pagina pubblica dell’€™amministratore Davide Di Stefano.

Chi è fuori da Facebook è ‘€œdi fatto escluso, o fortemente limitato dal dibattito politico italiano’€: con queste parole il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso di Casapound e ordinato all’€™azienda di Menlo Park ‘€œl’€™immediata riattivazione’€ delle pagine del movimento di estrema destra e del segretario romano Davide Di Stefano, condannando il social network anche al pagamento di 15mila euro di spese legali e a 800 euro di penale per ogni giorno di ritardo nell’€™esecuzione del provvedimento. La sentenza fa riferimento alla decisione presa dall’€™azienda di Zuckerberg lo scorso 9 settembre quando bloccò non solo la pagina Fb ma anche quella Instagram di Casapound e i profili di Forza Nuova.

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