Italiani disposti ad indebitarsi per le feste di Natale e Capodanno

Il 40% degli italiani ha contratto almeno un debito. Un dato allarmante che è stato diffuso appena qualche settimana fa dall’€™Ordine dei Commercialisti. Dati alla mano, l’€™Italia sembra essere il terzo Paese al mondo più indebitato, con 62.700 dollari a testa (fonte OCSE), con una rata media di 380 euro al mese.

Una situazione che peggiora nel periodo delle festività  natalizie, con circa 1 persona su 4 disposta a contrarre debiti per poter sostenere le spese dei regali di Natale, per i quali ciascun italiano spenderà  in media 322 euro, cenoni e, magari, la settimana bianca o il Capodanno da festeggiare fuori porta, in Italia o all’€™estero.

‘€œOgni anno, tra fine gennaio e i primi di febbraio, riceviamo moltissime richieste di aiuto da parte di persone che si sono lasciate prendere la mano con le spese delle feste, scegliendo di rateizzare i vari pagamenti, per poi ritrovarsi con una rata mensile che non riescono a sostenere. ‘€“ Ha dichiarato Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, portale che assiste privati e imprese a uscire da situazioni di indebitamento e sovraindebitamento ‘€“ Quando si sceglie di dilazionare un pagamento, bisogna tener conto di tanti altri fattori, ovvero, se abbiamo altre rate da pagare, il costo di affitto, bollette, spesa, eventuali imprevisti’€¦ Anche una rata da 50 ‘‚¬ può rivelarsi insostenibile, se sommata a tutte le altre voci di costo che mensilmente dobbiamo sostenere’€.

‘€œIn Italia esiste una legge importantissima, la numero 3 del 2012, che dà  la possibilità  a chi rispetti determinati parametri di ridurre o stralciare il proprio debito. Purtroppo, però, intorno a questa legge è stata fatta una comunicazione assolutamente insufficiente, e sono poche le persone che la conoscono. Credo che le istituzioni dovrebbero fare maggiore informazione a riguardo, ma, più in generale, è necessario diffondere una maggior cultura della gestione dei risparmi, soprattutto nell’€™epoca della moneta elettronica, in cui, per via del ricorso ai pagamenti online o con carta, abbiamo una minor percezione di quanto spendiamo’€ conclude Bertollo.

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