Samarate, sardine targate PD, gratti la Sardina, trovi la Piddina

Forse anche in questo caso nella disputa cinematografica tra Don Camillo e Pepponeha ragione il sacerdote.

Se nel film la frase divertente risultava data dall’anagramma gratta il Pepito e trovi il Peppone, nella città  dell’onorevole Leonardo tarantino, già  ex sindaco, potrebbe diventare invece gratti la sardina e trovi la piddina.

Questo dilemma aleggia in città  ma non è il solo. “La segretaria del circolo PD di Samarate e Lonate Pozzolo, Rossella Iorio, prima promotrice delle ‘€œSardine varesine’€ lascerà  il Partito Democratico?

O le Sardine saranno inscatolate a marchio PD? O come per le elezioni samaratesi dove non si sono presentati con simbolo e nome è un modo per ripulire l’immagine di questa sinistra?

Ci ha veramente stupito leggere le notizie che nei giorni scorsi presentavano il gruppo provinciale delle cosiddette sardine, aggregazione spontanea al seguito delle note iniziative nate in Emilia Romagna.

Ci hanno stupito perchè non è stato difficile riconoscere tra i promotori veri e propri professionisti della politica locale.

Una dei due principali promotori è infatti Rossella Iorio, segretaria del circolo del Partito Democratico di Samarate e Lonate Pozzolo, quasi 30000 abitanti.

Da anni Iorio è politica molto attiva e sempre in prima linea per il suo partito.

Non sono mancate le sue comparsate con i big del Partito Democratico sia provinciali che nazionali. Nel 2018 è stata candidata alle regionali sempre per il Partito Democratico.

Ci hanno davvero stupito le sue parole con le quali vuole apparire una persona entrata in gioco all’ultimo momento, lontana dalla politica, insomma una vera ‘€œsardina’€.

Inoltre, ha mancato di imbarcare altri ben conosciuti esponenti della sinistra politica samaratese. Insomma, il gruppo provinciale varesino delle sardine sembra essere già  stato messo all’interno del recinto dei partiti del centrosinistra ancor prima di nascere.

Le sardine sono già  state messe in scatola con un marchio di fabbrica ben preciso ovvero quello del Partito Democratico.

Una vera e propria pietra tombale sulla spontaneità  dell’€™iniziativa che evidentemente è già  stata ricondotta a logiche e regole di partito.

Spiace notare l’incoerenza della coordinatrice del Partito Democratico, che vuole tenere il piede in due scarpe a meno che non intenda presto lasciare il PD. Sarebbe interessante conoscere il parere dell’€™interessata”, commenta la base cittadina della Lega

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