Sanremo: #noncelafaremomaiafarcela (#tibrareinmutande=assolto)

Saremo: #noncelafaremomaiafarcela
per un vigile è lecito timbrare in mutande

Si chiude a tarallucci e vino con assoluzioni in rito abbreviato, patteggiamenti, pene dai 10 ai 19 mesi e 16 rinvii a giudizio l’udienza preliminare del processo a carico dei cosiddetti Furbetti del cartellino di Sanremo, quasi tutti ex dipendenti del Comune finiti nella rete della Guardia di Finanza il 22 ottobre 2015.

Tra le altre spicca l’assoluzione dell’ex vigile urbano addetto al mercato Alberto Muraglia diventato celebre per l’immagine in cui timbra il cartellino in mutande.

Quell’indagine, che ipotizzava reati vari tra cui la truffa ai danni dello stato proprio in merito alla timbratura in mutande, riguardò il circa tre quarti dei dipendenti comunali.

Alberto Muraglia, l’ex vigile addetto al mercato aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato ed è stato assolto dall’accusa di truffa ai danni dello stato «perché il fatto non sussiste», esisteva infatti una disposizione del comandante della polizia locale secondo cui il vigile doveva timbrare dopo aver aperto il mercato e in abiti borghesi ( quindi le mutande vanno bene).

Secondo la difesa nel momento in cui le telecamere della guardia di Finanza lo riprendevano in mutande l’uomo aveva già aperto il mercato, ma si era dimenticato di timbrare quindi è uscito in mutande dall’alloggio comunale che gli era stato concesso all’interno del mercato situato a pochi metri dalla timbratrice.

Il compito del Muraglia era quello di aprire il mercato alle cinque e mezzo e cominciare il lavoro (?) alle sei, dopo avere timbrato “in abiti civili” in quanto il tempo per indossare la divisa rientrava nel “tempo di lavoro”

Quattro volte sarebbe accaduto che l’uomo rientrasse nell’alloggio messogli a disposizione per quel delicato compito dimenticandosi di timbrare e per questo è dovuto scendere in mutande (?) o mandare la figlia a timbrare per lui.

L’ex incaricato dell’apertura del mercato che oggi ha cambiato mestiere e fa l’artigiano ha impugnato il licenziamento e adesso, ottenuta l’assoluzione sta aspettando l’esito della causa di lavoro contando su un ricco risarcimento.

Le sentenze si accettano e non si commentano. Meditate gente, meditate…

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