Assemblea NCC , Associazione Uniti per l’Italia, intervista a Nando

I problemi degli NCC presentati a Regione Lombardia

Gli NCC chiedono una commissione permanente in Regione

Ieri, in audizione a Milano, ho sostanzialmente dovuto estrapolare solo alcune problematiche della Categoria rispetto al quadro generale e alla linea programmatica.
Pertanto di seguito vi inoltro il documento che sarebbe utile leggiate prima di venire all’Assemblea di domani, onde ottimizzare eventuali interventi e suggerimenti futuri. 
A me è costato 15 ore di stesura: A Voi richiederà solamente 15 minuti di impegno.
Lo posto a tutti gli Associati 2019 ed anche alle 30 nuove aziende che hanno già manifestato intenzione di aggiungersi alla nostra Associazione. Stiamo crescendo.
Procedete con i tesseramenti, siano essi rinnovi o nuovi, come da istruzioni date.Ricordo che entro il 10/02/20 devo aggiornare l’elenco per lo sconto parcheggi SEA.
Grazie a chi ha confermato e a chi ha comunicato comunque la propria assenza.Fate il possibile per venire. Non ve ne pentirete. A domani.
Un saluto Nando

Grazie per l’opportunità concessa, vorremmo che fosse la prima di una lunga serie, non l’unica occasione.

Si chiede quindi, per iniziare, l’istituzione di un qualificato gruppo di lavoro, una commissione permanente, per migliorare l’operatività nel ns. settore e affrontare i problemi quotidiani oltre i temi drammatici di oggi.

Chiediamo si attivi e riparametri la Comm. di Bacino (6 Taxi – 1 N.c.c.)  Art. 16 DGR 24-01-2003 n. 7/11948.

Non avete idea quante siano le piccole, grandi difficoltà che attanagliano la sopravvivenza delle ns. aziende.

A titolo esemplificativo e non esaustivo: tempi e problemi pratiche di immatricolazione in motorizzazione, pretese incrociate e diversificate tra stessi enti pubblici di documentazioni che bloccano collaudi e libretti, richieste abnormi di requisiti rimesse, difficoltà nei passaggi rami d’azienda, richiesta iscrizione a più ruoli provinciali anche solo per assunzione di autisti come dipendenti, rifiuto intestazioni autorizzazioni a società di capitali, impossibilità di auto sostitutiva in caso di fermo tecnico, di noleggiare il veicolo da collega, ecc..

Ma focalizziamo i nodi basilari per la sopravvivenza delle aziende post introduzione di normative restrittive.

Noi italiani siamo riconosciuti fantastici da tutto il mondo per la ns. creatività e capacità di problem solving. Purtroppo anche per la forte e compatta attività di una precisa lobby che origina di fatto concorrenza sleale e distorsione di mercato intervenendo/interferendo indebitamente nelle decisioni sulle normative N.c.c.. Questa è la sintesi di quanto successo a Roma in fase di conversione del D.L. 143 nella Legge 12/2019 per mano di avvocati e politici che di fatto stanno perpetrando l’annientamento del servizio alternativo al Taxi.

Nel merito: come si può, concepire, che una Impresa N.c.c. se trasporta fino a 8 passeggeri, attraverso una Autovettura, debba sottostare a prescrizioni diverse da quelle richieste se ne trasporta 9 o più con un Bus?

Un Bus non ha obbligo di rientro alla rimessa alla fine di ogni singolo servizio, ha la libera circolazione non solo in Italia ma in Europa, non deve completare un foglio di servizio minuziosamente dettagliato con dati che violano la Privacy. Una Impresa N.c.c. per ampliare la propria flotta Bus non deve partecipare a bandi ma solo dimostrare la propria capacità imprenditoriale, il rapporto autisti dipendenti e veicoli posseduti, e questo anche al fine del rilascio di nuove autorizzazioni necessarie all’impresa per crescere e creare lavoro. Per contro, la medesima impresa N.c.c. Bus, per potenziare il proprio parco Auto deve sottostare a diversi adempimenti e prescrizioni che impediscono lo sviluppo all’azienda. Di fatto deve acquisire onerosamente nuovi titoli autorizzativi da altri colleghi o partecipare a bandi di concorso, oggi bloccati in tutta Italia fino alla costituzione del Ren ma da anni congelati dai comuni soprattutto nelle grandi città (Milano e Roma).

Riteniamo che il settore di mercato delle imprese N.c.c. Auto non possa essere schiavo di normative scritte palesemente ad hoc per contrastare una applicazione e che hanno ricadute devastanti su tutto il comparto, mi riferisco a chi ha sempre operato fidelizzando la clientela, collaborando coi colleghi, non usa alcuna App. Le normative restrittive introdotte, oltre ad essere in contrasto con la libertà di circolazione e stabilimento, a rischio quindi di procedura di infrazione CE, hanno indotto la Regione Calabria ad un ricorso che la Corte Costituzionale valuterà il 25/02/20, ed il Tar di Latina a concedere già sospensive (merito fissato 8/07/20).

Proviamo a evidenziare i paradossi del settore, a partire dalla definizione “trasporti pubblici non di linea”.    I Taxi esercitano con Licenza mentre i N.c.c. con Autorizzazione Comunale. Sono entrambi delle Partite Iva. Bisognerebbe classificarli trasporti convenzionati con privati a tariffazione concordata e a libero mercato.

Comunque sono in concorrenza, i Taxi col beneficio del servizio da piazza i N.c.c. con obbligo prenotazione.

Com’è possibile sostenere che il settore N.c.c. non rientri nella Bolkestein e sia soggetto a norme nazionali? Trasporto Pubblico è lo Scuola Bus con l’autista dipendente comunale, assunto previo Bando di concorso, come nelle scuole e ospedali pubblici. Poi vi sono scuole e cliniche private, con tariffe concordate o libere.

Tutto questo per spiegare come non si possa e non è legittimo porre lacci, laccetti e lacciuoli a un’impresa.

Es. obbligo di avere più sedi operative, limitare la trasportabilità dei passeggeri ad un territorio circoscritto, imporre rientro alla rimessa alla fine di ogni singolo servizio (prima del successivo) con inutili costi gestione, concedere ulteriori rimesse solo in ambito provinciale, obbligare una azienda N.c.c. a dire al proprio cliente che non lo può trasportare se parte o arriva in una differente provincia rispetto a quella dell’autorizzazione, compilare fogli di servizio cartacei da lasciare nelle sedi in copia conforme con orari e kms di fatto ipotizzati. Non contenti di tutto ciò aggiungiamo un po’ di complicazioni d’accesso alle ZTL, oltre 50 solo in Lombardia, con particolare menzione per il Comune di Milano che si lamenta dei carichi burocratici che per primo crea. Particolarmente grati sono i N.c.c. di fuori regione costretti ad inviare lo stesso identico foglio ogni 72 ore. Cos’è tutto ciò se non persecuzione? Evitabile, visto che i privati possono accedere utilizzando il Telepass!

Veniamo ora all’aspetto della perimetrabilità d’azione che nel D.L. 143, stralciato, era addirittura comunale. Nella Legge 12/2019 è stata estesa a Provinciale o “Area Metropolitana” termine interpretato ad personam. Concetto analitico scientifico, ha spiegato il Prof. M. Colleoni Univ. Bicocca, autore della qualificata ricerca.

Applicato eccome per ottenere i finanziamenti europei per realizzare il centro intermodale merci di Novara. Ignorato completamente da agenti preposti ai controlli, assimilato a “città metropolitana”da altri dirigenti. Accettato e sdoganato infine dall’ex Ministro (scomparso dai media) a cui si è illustrata la documentazione. A rischio perché alcune Associazioni vorrebbero sostituire “Provincia o Area Metropolitana” con Regione.

La “regionalità” ha senso sotto il profilo amministrativo, di programmazione, di coordinamento e controllo. E’ inaccettabile come argine operativo. Sia esso comunale (ieri), o provinciale (oggi), o regionale (domani). Migliaia i N.c.c. al confine tra un territorio e l’altro, tanto che l’AGCOM auspica “bacini ottimali di gestione”.

Si ragioni sul frazionamento della Provincia di Milano, ora anche Monza e Lodi,  sull’esistenza della Svizzera.

Si pensi a Milano, Fiera Rho, Apt Mxp, ad Ovest in Lombardia rispetto a Roma nel Lazio. Ai flussi pendolari.

Auspichiamo che la Regione Lombardia solleciti la Conferenza Stato Regioni, e trovi intese nell’ottica di non limitare la mobilità del servizio classico N.c.c.  promuovendo soluzioni ottimali di buon senso, non minimali.

Sapete che un preciso doc. della Regione Piemonte parla già d’intesa con altre Regioni del Bacino Padano? Proviamo con qualche esempio a farvi capire che cosa s’intende. Limitereste l’attività politica di un partito? All’epoca esisteva la Lega Lombarda, poi diventata Lega Nord estesa al bacino padano, ora Lega Nazionale. Qualcuno si sognerebbe di sostenere che si deve occupare solo di problemi locali? Si pensi alle candidature. Provate ad applicare i cavilli imposti ai N.c.c. alla politica. Eleggibilità solo comunale, provinciale, regionale. Chi ha il coraggio di affermare che un politico non possa candidarsi in altri territori diversi da dove risiede?

Sapete che la Regione Lombardia ha individuato un bacino ottimale di gestione allargato del settore Taxi?

Con più delibere (2003/2005), infine col regolamento n. 2 del 08/04/2014. L’Art 32 prescrive che nei Bacini Aeroportuali vi sia  l’obbligo, non la facoltà, di trasportare l’utente nelle 11 (undici) Provincie confinanti, ossia Alessandria, Novara, Verbania, Vercelli, Piacenza, Parma, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Rovigo, Verona, Trento, Bolzano. Tale prescrizione richiama di per sé il concetto territoriale di Area Metropolitana. Ribadiamo che a nostro avviso il N.c.c. dovrebbe poter lavorare, oltre che nel territorio dell’autorizzazione, anche in Europa, in subordine: in Italia, nelle tre macro aree Nord/Centro/Sud, in Regione e quelle limitrofe.

Apriamo infine una parentesi sui controlli abnormi sugli N.c.c. operanti in ambito Aeroportuale a Linate da parte delle “Frecce” che ammettono la facoltà di operare solo per i possessori di autorizzazione provinciale. Sosteniamo che le limitazioni territoriali di cui alla Legge 12/2019 non toccano la materia disciplinata dall’ Art. 6 DGR 24-01-2003 n. 7-11948: soggetti legittimati a svolgere il Servizio N.c.c. nel Bacino Aeroportuale.

ossia i possessori dell’autorizzazione suppletiva comunale normata in deroga ai sensi  Art. 11 c. 6 L. 21/92.

Concludiamo senza approfondire altre problematiche: il crescente abusivismo on line, l’operatività di Uber su cui si ha riserve, le prenotazioni private a mezzo App. e Radio Taxi, che assimilano i Taxisti ai Noleggi, una dovuta riparametrazione dei titoli autorizzativi, la possibile riconversione tramite Associazioni di categoria.

Ringraziamo per la disponibilità accordata e Vi invitiamo a conoscere la ns. base e le ns. fatiche quotidiane.

Queste le principali problematiche e proposte fatte in audizione alla Camera il 16/01/19 e riformulate oggi.

1) Obbligo di più sedi operative

Nel caso di cumulo di più autorizzazioni la sede operativa può essere unica e situata a scelta in uno dei comuni dei quali si dispone l’autorizzazione.

2) Modalità di prenotazione

Le prenotazioni di trasporto per il servizio di noleggio con conducente sono effettuate al vettore, di norma presso la sede o la rimessa, anche mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici.

3) Inizio e fine servizio

Di norma l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio di N.c.c. deve avvenire presso le rimesse con ritorno alle stesse. Il prelevamento e arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche al di fuori della Provincia o area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione.

4) Foglio di servizio

Nel servizio di noleggio con conducente e’ previsto l’obbligo da parte del conducente di comprovare, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, gli estremi della prenotazione servizio e uscita da rimessa.

5) Servizi cumulativi

In deroga a quanto previsto l’inizio di un nuovo servizio può anche avvenire senza il rientro in rimessa quando, sin dalla partenza dalla rimessa o dal pontile d’attracco, il conducente ha più servizi in agenda oltre il primo. Potrà aggiungere altre prenotazioni in giornata, ricevute direttamente dalla propria clientela e/o da altre aziende NCC, al fine di ottimizzare il lavoro. Nel corso di specifici servizi, quali particolari eventi e tour di più giorni, il rientro alla rimessa potrà avvenire alla conclusione del programma previsto.

6) Blocco Bandi non Autorizzazioni

Fino alla piena operatività del registro informatico pubblico nazionale delle imprese, sono bloccati i Bandi Pubblici per il rilascio autorizzazioni di servizio di N.c.c. (non quindi rilascio o voltura autorizzazioni).

7) Moratoria

Fino alla data di adozione delle determinazioni della Conferenza unificata e comunque per un periodo non superiore a 2 anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’inizio di un singolo servizio, fermo l’obbligo di previa prenotazione, può avvenire da luogo diverso dalla rimessa, quando lo stesso e’ svolto in esecuzione di un contratto in essere tra cliente e vettore stipulato in forma scritta, da esibire a richiesta.

8) Competenze varie e veicolo sostitutivo

Le Regioni, stabiliscono, nei comuni in cui sono presenti sia TAXI che NCC, il parametro percentuale del rapporto TAXI/NCC e, ove non è esercito il servizio TAXI, il numero max delle imprese di NCC, i criteri dei regolamenti Comunali,  prevedendo anche per le imprese NCC la possibilità di un veicolo sostitutivo.

9) Accesso ai territori comunali

Ai Taxi e NCC è parimenti consentito l’accesso non oneroso alle Z.T.L. e corsie preferenziali di ogni Comune italiano ove non vietato a entrambe le categorie.  I Comuni devono fare controlli preliminari con il registro informatico pubblico nazionale per evitare ingiuste sanzioni. Gli errori vanno sanati in autotutela.

10) Salvaguardia occupazionale – Riparametrazione e conversione titoli

 Al fine di assicurare la continuità ad imprese NCC le Regioni, prima di emettere nuovi bandi, provvedono a un tempestivo adeguamento dei livelli essenziali di offerta del servizio di NCC e predispongono un piano di riparametrazione e conversione degli attuali titoli autorizzativi NCC non regionali in regionali, onde armonizzare la normativa del settore per entrambe le categorie Taxi e NCC.  

SINTETICO PAPELLO DI ARGOMENTAZIONI E RICHIESTE

Prevedere l’utilizzo del veicolo ad uso N.c.c. per attività complementari inerenti l’attività.

La rimessa può anche essere come da L. 21/92 uno spazio aperto, definito e delimitato.

Chiarire che l’iscrizione al Ruolo abilita all’esercizio professione senza limiti provinciali.
Segnalare l’accesso a tutte le ZTL provinciali ad un unico Ente che parteciperà gli altri.
Sancire la possibilità di acquisizioni di un’altra azienda con qualsiasi iscrizione a Ruolo.
Confermare la possibilità di intestare autorizzazioni NCC anche a società di capitali.
Azzerare i costi di scambio autorizzazioni fra le aziende NCC di province limitrofe.
Assegnare autorizzazioni NCC a concessionarie che forniscono mezzo sostitutivo.

Destinare autorizzazioni provvisorie per la sostituzione di veicoli NCC incidentati.

Permettere l’affitto di un veicolo al collega che ha il proprio veicolo fuori uso.
Autorizzare come auto sostitutiva un veicolo uso terzi senza conducente.

Prevedere il concetto della “tariffa chilometrica e oraria di sicurezza”.
Coordinare un progetto sperimentale di qualificazione professionale

(intervento primo soccorso, antincendio livello 1, uso defibrillatore)

(prevenzione rischi, controllo sbandamenti, conduzione ghiaccio).

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