‘€œ Avvicinare le Montagne’€: le Amministrazioni facciano chiarezza.

riceviamo e pubblichiamo per equità  di informazione, il lettore farà  le sue riflessioni

Nuovi alberghi, bar, ristoranti, seggiovie, teleferiche, bacini per la neve artificiale, piste; con relative strade, parcheggi, servizi. Dove? Dalla località  di San Domenico, negli affascinanti spazi montani verso la leggendaria Alpe Devero da un lato e l’€™incontaminato Teggiolo dall’€™altro, in aree al limitare del Parco Devero Veglia, in gran parte protette da norme italiane e dell’€™Unione Europea. E’€™ il contenuto del tanto discusso Piano Strategico ‘€œAvvicinare le Montagne’€ proposto dalla Provincia del VCO e da quattro Comuni. Costo dell’€™intervento: quasi 43 milioni di euro di spesa pubblica e più di 130 dell’€™investitore privato, la San Domenico Ski srl.


Il Comitato Tutela Devero oggi è invitato in audizione presso la Quinta Commissione del Consiglio regionale Piemonte per manifestare le proprie obiezioni. Al Consiglio da poco eletto espone le criticità  di ordine ambientale e normativo già  altre volte sollevate, condivise da 91.000 persone che hanno firmato la petizione Salviamo l’€™Alpe Devero’€ su change.org, cui chiunque può aggiungersi se ne condivide le motivazioni.
Cosa chiede il Comitato?

  1. Chiede conto alle Istituzioni delle previsioni economiche del Piano: da parte dei promotori manca una relazione che descriva i tempi di rientro degli investimenti del Piano Strategico. Secondo stime effettuate sulla base dei dati dichiarati in “Avvicinare le Montagne”, comparando i possibili ricavi con altre stazioni sciistiche rinomate, anche ipotizzando per ogni parametro un valore molto ottimistico (numero di presenze, di posti letto, di giorni d’€™apertura in inverno e in estate, massimo innevamento senza flessioni, etc.), i costi degli interventi non risultano ripagabili in tempi utili. Infatti il Pay Back Period dell’€™investimento (gli anni necessari per ripagare l’€™investimento e cominciare a guadagnare) risulterebbe essere di 30 e di 48 anni a seconda che si tratti delle attività  sportive (sci, MTB, trekking) o della ricettività . A questi anni occorre però aggiungere il tempo necessario per arrivare ai dati di fatturato utilizzati nello studio comparativo (che si riferiscono a località  sciistiche da tempo avviate) e alla costruzione delle infrastrutture (almeno 7-8 anni di camion, scavi, ruspe, elicotteri, gru, movimenti di terra, con conseguente abbandono del Devero da parte dei turisti): se si dovessero correggere quindi i dati arriveremmo a Pay Back Period di 50 e di 70 anni. Con un termine così lungo il business sembra evidentemente insostenibile, anche perchè supera la vita utile degli impianti stessi. Pur trattandosi di un ipotetico scenario di sviluppo economico, i risultati dell’€™analisi comparativa sono così sconfortanti da accendere una lampadina di allarme sulla sostenibilità  economica di «Avvicinare le montagne ». Si invitano dunque le Amministrazioni a richiedere all’€™investitore dati precisi e dimostrabili in merito alla sostenibilità  economica del progetto.
  2. Chiede alla Regione garanzie: l’€™investimento ha uno stabile retroterra finanziario? Chi lo sosterrà ? Quali i rischi di abbandono di un’€™operazione che si presenta così poco sostenibile? La Società  San Domenico Ski srl, con socio unico e bilanci in deficit, in caso di fallimento dell’€™operazione risponderà  solo con i 40.000 euro del suo capitale sociale. Quale è la garanzia finanziaria che le Amministrazioni hanno richiesto per questa
    operazione così impattante sul territorio pubblico?
  3. Il Comitato infine chiede trasparenza sui finanziatori: chi sono i beneficiari ultimi dell’€™investimento? San Domenico Ski è detenuta da una società  svizzera i cui soci sono anonimi. Come è possibile che le istituzioni approvino un colossale progetto con impatti devastanti sull’€™ambiente e sul tessuto economico e culturale del territorio pubblico con un partner ‘€œanonimo’€?
    I rischi dell’€™operazione appaiono elevati, e lo scenario da evitare è chiaro: oltre ai danni ambientali della pesante infrastrutturazione in un’€™ area tra le più integre delle Alpi ‘€“per non dire dei lunghissimi tempi di realizzazione – con i dati a disposizione si può ipotizzare il
    Dissesto nell’€™area sciistica realizzata dalla S. Domenico Ski nella valle Bondolero fino ad allora integra
    Comitato Tutela Devero
    rischio di un fallimento economico che, senza alcun garante, ricadrebbe sul bilancio pubblico e lascerebbe ulteriori scheletri abbandonati nel paesaggio.
    E’€™ uno scempio e una speculazione sul territorio, bene comune, ancora più intollerabile ora che la popolazione sta maturando consapevolezza sul mutato contesto climatico e sull’€™urgenza di salvaguardare l’€™ambiente.
    Nell’€™ultimo anno 180.000 persone hanno raggiunto l’€™Alpe Devero per camminare e godere la montagna in questa magica area non infrastrutturata.
    Il Comitato invita le Istituzioni: perchè non mettere a disposizione parte dei 43 milioni di euro di fondi pubblici previsti dal Piano Strategico per un sostegno alle Comunità  locali (messa in sicurezza della strada di accesso, recettività  diffusa e sostenibile), al di là  e indipendentemente da ‘€œAvvicinare le Montagne’€?
    9.1.2020
    Comitato Tutela Devero
    fb: comitatotuteladevero – @: comitatotuteladevero@gmail.com

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