IL LAGO DEI CIGNI in P.zza Garibaldi 15 a Verbania Pallanza

Lunedì 13 gennaio 2020, ore 21

IL LAGO DEI CIGNI

Balletto in due atti e quattro scene

Musiche di Pà«tr Il’ič Čajkovskij Classic ‘€“ Russian Ballet

àˆ una storia d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico.

La coreografia richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità  dei ballerini. La rappresentazione dei personaggi, in particolare nel confronto tra la purezza del Cigno Bianco e l’€™oscurità  del Cigno Nero, richiede virtuosismo e un forte talento drammatico da parte dei ballerini solisti, culminante nei due “Grand Pas de Deux” nella seconda e nella terza scena. Un altro momento di forte impatto è l’incantevole “Danza dei piccoli cigni”. Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm.

Sabato 18 gennaio 2020, ore 21

MIRABELLA RACCONTA GIUSEPPE VERDI

Un viaggio tra musica e parole alla riscoperta dell’€™opera lirica

Dopo il lavoro svolto nella passata stagione, abbiamo pensato di svilupparne l’€™assetto, per così dire, ‘€œdidattico’€ in questi allestimenti concertistici in cui affronteremo le vicende artistiche ed esistenziali di tre autori nobilissimi, di eccellenza che hanno segnato la storia, non solo del melodramma, che è patrimonio dell’€™umanità , ma, anche della cultura italiana. Naturalmente questa è la materia ideale di cui è composta la storia d’€™Italia, ma, al tempo stesso, partecipando della vicenda culturale dell’€™umanità  tutta.

Dunque, non un’€™opera narrata e manifestata con la sequela di brani e pagine suonati e cantati per raccontare anche dell’€™autore e del suo tempo, ma la esecuzione di un florilegio di ogni compositore scelto tra le creazioni più significative. Il fine è di connotarne il profilo personale e artistico con precisa intenzione di mettere in luce la pertinenza dell’€™opera e la personalità  dell’€™artista con la storia tutta del suo Paese. In questa stagione sarà  l’€™Italia. La scelta è caduta su Donizetti, Verdi e Puccini. Per semplificare la tendenziosità  dell’€™assunto, Italia dal Risorgimento al Regno.

Cultura e società  non solo italiane, naturalmente. La musica è ‘€œparlata’€ e compresa da tutta l’€™umanità .

Michele Mirabella dialogherà  con il maestro Mauro Trombetta e sarà  affiancato dal pianista Marco Regazzi, dal coro San Gregorio Magno di Trecate e da alcuni cantanti lirici.

Mercoledì 22 gennaio 2020, ore 21

ANNA DEI MIRACOLI

di William Gibson Con Mascia Musy, regia di Emanuela Giordano

Teatro Franco Parenti per la Lega del Filo d’Oro

Helen non vede, non sente e non parla. E i suoi genitori non sanno dove sbattere la testa. La pietà  e la rabbia, la speranza e il senso di sconfitta, l’€™amore e l’€™odio, ogni sentimento è concesso, ogni reazione è imprevedibile. E lei, Helen, cosa percepisce di quello che ha intorno? Si accorge che la sua vita produce sofferenza?

In una società  dove solo il bello è vincente, solo il sano è tollerato, padre e madre non hanno scampo: Helen va allontanata, messa in un istituto, nascosta, dimenticata. Ma in casa arriva Anna, dura, inflessibile, con una storia di semi cecità  alle spalle, una vita trascorsa in mezzo a creature ‘€œdifettate’€œ.

àˆ una storia vera e racconta l’€™epocale passaggio alla lingua dei segni, considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna, un bene immateriale dell’€™umanità , una rivoluzione linguistica che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla. La lingua dei segni, in questo caso applicata sul palmo delle mani, un alfabeto tattile, che permetterà  ad Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità , di crescere e di farsi rispettare.

Grazie ad un adattamento che va all’€™essenza, Anna dei miracoli ci racconta tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio che ci vuole a superarli.

Venerdì 24 gennaio 2020, ore 21

FURIOSA MENTE

Di e con Lucilla Giagnoni

Produzione Centro Teatrale Bresciano

Dopo il successo registrato nell’€™ultima edizione della stagione, torna Lucilla Giagnoni con un’altra delle sue performance coinvolgenti.

C’€™è un tempo per nascere e un tempo per morire; c’€™è un tempo per distruggere e un tempo per costruire. Ci sono tempi di Crisi, momenti grigi della storia. E il nostro tempo? Forse è uno dei più straordinari che all’€™umano siano dati di vivere: la mondializzazione. Cadute le grandi ideologie di riferimento, noi non siamo affatto generazioni di ‘€œpassaggio’€, di quelle che traghettano da un grande momento storico ad un altro, ma stiamo vivendo uno degli eventi più incredibili che siano mai accaduti sulla Terra, uno dei grandi sogni dell’€™umanità , da sempre: conoscere ed essere in contatto con tutto il mondo, creare una grande rete di connessioni e di conoscenze. Lo strumento più potente ed efficace già  esiste ed è la nostra Mente. Che sia questo il tempo di un passaggio evolutivo? Di quelli che già  si sono già  visti nella storia, come quando, sviluppata la nostra corteccia cerebrale, liberate le mani, articolato il pollice opponibile, abbiamo acquisito il linguaggio? Intanto c’€™è il tempo della nostra vita, che non dobbiamo mancare. C’€™è il tempo per capire, prendere coscienza e scegliere, anche se scegliere vuol dire combattere una battaglia.

BIGLIETTI IN VENDITA:

– online: https://www.ilmaggioreverbania.it/it/biglietti/

– presso l’€™Ufficio relazioni con il pubblico della sede municipale in P.zza Garibaldi 15 a Verbania Pallanza dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30

– presso la biglietteria del teatro nei giorni di apertura per spettacoli.

Diritti prevendita ‘‚¬ 1,50 (fino a 2 ore prima di ogni evento). Info +39 329 6434100

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