IL SABATO DEL VILLAGGIO A SARONNO Libera rielaborazione del testo poetico leopardiano

IL SABATO DEL VILLAGGIO A SARONNO

Libera rielaborazione del testo poetico leopardiano

Il ragazzetto vien dalla sua casa,/circa le tre del pomeriggio,/a cercar l’€™erba; e reca in mano/la sua paghetta,/onde, siccome suole,/a pagare egli s’€™appresta/l’€™amico pusher./Or gli smartphone dan segno/della festa che viene/e a quel trillar diresti/che il cor si riconforta./Eccolo, è giunto!/I ragazzi gridando/su la piazzuola in frotta,/e qua e là  saltando,/fanno un lieto romore:/tosto si stringon/ d’€™intorno al portatore./Breve è il negozio:/immantinente/l’€™un tende la mano/ e l’€™altro afferra,/di conserva costui/pochi denar ne dona/e l’€™un con l’€™altro/resta alfin soddisfatto./Questo di sette è il più gradito giorno,/pien di speme e di gioia,/chè reca al garzoncello/il dolcissimo stupor dello spinello./E se non basta, se cerchi altro contento/deh, garzoncello mio, non disperar!/A richiesta gentil non si rifiuta/il buon procacciatore:/la bianca polve che li sensi inebria/e dona l’€™ale/per volar su le nubi/ecco ti porge./Godi, fanciullo mio: stato soave/ è codesto, e stagion lieta/ per chi compra e chi vende,/chè loco tranquillo, zona franca/ਠper voi quella piazza/che il biondo Lura costeggia/dietro il tetro palazzo visconteo,/e alcun non vi molesta,/e il vostro trafficar mai non s’€™arresta.

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente a Saronno

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