NSC, ringraziamenti al Gen. Nistri

Rileggevo l’intervento di venerdì alla scuola ufficiali, e devo ammettere che ho sottovalutato l’importanza di quello che è successo.
Credo che bisogna veramente ringraziare pubblicamente il generale Nistri, nostro comandante generale.
Lo voglio ringraziare per il suo straordinario discorso, perché ha fatto un intervento da vero sindacalista, indicando la sua visione personale su come deve essere il sindacato, dando una linea e divulgandola tra i suoi collaboratori.
Chiaramente non condivido la sua visione, non credo che né lo strumento militare né quello che ci riguarda direttamente, quello operativo, possano essere danneggiati da una sana e libera azione sindacale, che può esistere solo in ossequio alla Costituzione e allo Statuto dei Lavoratori.
Lo dimostrano, da decenni, i sindacati dei Fratelli della Polizia di Stato.
Ma l’aspetto da evidenziare, e lo ringrazio di nuovo, è che lo abbia fatto in totale libertà di espressione, in divisa, in servizio e in una caserma, in chiara violazione delle direttive di smd e, quindi, del suo ruolo.
Per me è stato rivoluzionario, un esempio da seguire, e mi aspetto che emetta immediatamente e coerentemente una direttiva che consenta anche a noi sindacalisti (paragonati al cocer già dalla sentenza) di non dover esercitare le funzioni sindacali esclusivamente in licenza, a riposo, a proprie spese, e aldifuori delle caserme.
Pretendiamo di poterlo fare come ha fatto lui e come fanno diversi delegati cocer che nei loro video e messaggi parlano tranquillamente di sindacato (e io sono d’accordo), magari anche in orari di servizio (e sono di nuovo d’accordo), in giro per l’Italia. .
Vogliamo entrare nelle caserme, parlare ai colleghi. Vogliamo entrare nelle scuole e parlare agli allievi; anche e, soprattutto, alla stessa platea che ha utilizzato l’altro giorno il nostro comandante generale, lo vorremmo fare per ricordare ai futuri dirigenti che comandare non vuol dire solo esercitare disciplina, ma significa prevalentemente rifiutare e combattere la discrezionalità che è prevaricazione e quindi violazione dei diritti e delle aspettative di ogni Carabiniere.
A questo proposito, per chi non avesse ancora letto il nostro comunicato stampa, voglio annunciare che Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo, ha accettato di collaborare con Noi, di assumere una carica da dirigente sindacale nel Nuovo Sindacato Carabinieri, nella veste di responsabile dell’Ufficio Diritti e Legalità.
Un ufficio che avrà la responsabilità di portare avanti i concetti di cittadinanza attiva e mutuo soccorso, di riavvicinare l’Arma alla gente, al Popolo, e che si occuperà della educazione ai diritti, specialmente nelle nostre scuole.
Aspettiamo di entrare nelle caserme, aspettiamo la direttiva del Comandante generale, mentre chiederemo agli esperti del diritto se tecnicamente lo possiamo già fare, visto il suo esempio.
Comandante, Vogliamo avere la sua stessa opportunità, non ci deluda, sia coerente.
Con rinnovato profondo senso di gratitudine.
Roberto Di Stefano
Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri

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