Raccolta firme: NO al 5G

           

A Verbania Intra, in Piazza Ranzoni, sono state raccolte le firme per dire NO al 5G.

 Paolo Caruso, esponente dei Verdi, con questa iniziativa vuole sensibilizzare i cittadini sul 5G e metterli in guardia sui rischi che questa nuova tecnologia comporta.

 Rischi che potrebbero già essere presenti nell’Ossola dal momento che Valle Cannobina, Druogno e Premia sono stati inseriti nell’elenco dei Comuni per la sperimentazione, che però non è ancora iniziata.

 Una ventina di Comuni hanno già vietato la sperimentazione sul loro territorio, fra i quali 2 in provincia di Alessandria e 2 in provincia di Vercelli.

 Caruso condanna la disinformazione interessata che non fornirebbe tutte le notizie sul 5G.

 Il 5G è già stato oggetto di sentenza da parte del TAR che ha respinto il ricorso di ILIAD tendente a ribaltare la decisione del Comune di Bologna che aveva rifiutato di concedere all’operatore telefonico la possibilità di riconfigurare alcune antenne in vista del 5G.

In Parlamento sono state presentate interrogazioni e mozioni sul 5G.

Un gruppo di 180 scienziati ha proposto istanza alle istituzioni europee per bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G fino a quando non sarà fatta chiarezza sui rischi per la salute dei cittadini.

 I detrattori del 5G si basano sul fatto che le frequenze saranno molto più elevate di quelle del 4G attualmente in uso.

 I campi elettromagnetici saranno più forti perchè il segnale wireless usato è efficace solo per distanze brevi e con bassa capacità di superare barriere solide.

 Non dobbiamo ostacolare il progresso ma solo a condizione che non provochi danni alla salute.

Franco Simonetti

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