Coronavirus, video CNN sugli animali vivi venduti al mercato

I mercati possono in qualsiasi momento innescare contagi potenzialmente letali ma nonostante ciò sono ammessi in tutta l’Asia

Il mercato del pesce di Huanan potrebbe essere uno dei fattori di rischio.

In questo mercato gli animali sono tenuti vivi in gabbie (con misure non a norma, troppo piccole e strette che non consentono agli animali di muoversi liberamente) e vengono poi spostati sui banconi dove vengono pesati, macellati o venduti ancora vivi come carne non confezionata. 

La CCN è riuscita ad ottenere delle immagini da un consumatore preoccupato che ha denunciato, tramite un video, la presenza di animali selvatici insoliti. Tra gli animali venduti liberamente in questo mercato troviamo: cuccioli di lupo, civette, cani, gatti, anatre, uccelli, procioni, lontre, cammelli, pavoni, roditori, porcospini, tartarughe, koala, volpi, cigni, conigli, fagiani, struzzi, cervi, scorpioni, salamandre giganti cinesi, scolopendra , cinghiali, tassi asiatici, coccodrilli, asini, civette delle palme mascherate, istrici, pesci, suini, pollame e bovini (South China Morning Post, 2020). 

Nelle ultime tre settimane, il virus ha ucciso 9 persone e ne ha infettato 440, inclusi 15 operatori sanitari. Il virus si è diffuso in tutta la Cina e ha adesso raggiunto la Corea del Sud, Taiwan, il Giappone e gli Stati Uniti. I mercati degli animali vivi sono popolari in Cina e possono essere il terreno fertile per la diffusione di questi virus.

Circola pure una petizione per la proibizione di tale pratica

https://www.change.org/p/viruscina-%C3%A8-venuto-il-momento-di-chiudere-i-mercati-che-vendono-animali-vivi/sign?cs_tk=AnF8Q7sS-L8HPDdJOV4AAXicyyvNyQEABF8BvIWk_V0GNegzBuZE8FtzftE%3D&utm_campaign=cb245e01de64463d8b857fa88200f138&utm_content=initial_v0_0_2&utm_medium=email&utm_source=aa_sign_ask&utm_term=cs

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