Air Italy, Tovaglieri (Lega), situazione preoccupante, Governo intervenga. Priorità tutelare lavoratori

Grande mobilitazione con dichiarazioni dal Parlamento Europeo alla Lombardia

Fioccano le dichiarazioni dei politici, dopo la triste vicenda di Air Italy che non sarà di facile soluzione:

Air Italy, Tovaglieri (Lega), situazione preoccupante, Governo intervenga. Priorità tutelare lavoratori

Strasburgo, 12 feb – “Le notizie riportate dalle cronache in merito alla vicenda di Air Italy sono motivo di grande preoccupazione, non solo per le sorti della compagnia, ma anche e soprattutto per i posti di lavoro a rischio, senza dimenticare i problemi di connettività. Un duro colpo per il territorio lombardo e per l’economia di tutto il Paese, oltre che per il modello di mercato delle compagnie aeree in Italia e in Europa, sul quale il Governo deve fare chiarezza circa le proprie responsabilità. La chiusura di Air Italy avrà conseguenze pesanti in termini occupazionali sull’indotto attorno a Malpensa, ma anche Olbia e Sardegna: è evidente che il modello di sviluppo dei vettori europei presenti criticità, così come spicca l’assenza di una strategia e di una visione chiara da parte del Governo italiano per difendere l’industria aerea del nostro Paese, per non parlare di un’Europa con due pesi e due misure, che si espone per francesi e tedeschi con Airbus e non fa nulla per l’Italia. Il Governo e l’Europa non possono restare indifferenti: serve massima attenzione per tutelare i lavoratori e per garantire adeguata copertura per i servizi per i passeggeri che subiscono continui disservizi e incrementi dei costi”.

Lo dichiara in una nota Isabella Tovaglieri, europarlamentare lombarda della Lega.

La preoccupazione riguarda anche l’ Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti.

TRASPORTO AEREO: ANCHE AIR ITALY NEL TUNNEL DELLA CRISI DI UN SETTORE IN CRISI MA IPER SUSSIDIATO.

(Dario Balotta, presidente ONLIT) nella foto sotto

Crescono i passeggeri del trasporto aereo in Italia da 184 milioni del 2018 a 193 milioni (+ 4%) nel 2019 ma il settore resta in profonda crisi. Mentre l’Alitalia, continua la sua agonia grazie ai prestiti ponte statali (ora sotto indagine europea) e con un ricorso agli ammortizzatori sociali (di lusso) per migliaia di addetti, ora chiude la seconda compagnia con base italiana. Solo due anni fa con l’ingresso degli arabi di Quatar Airways con il 49% del capitale veniva annunciato uno sviluppo stratosferico che invece non c’è stato. Non c’è stato l’arrivo promesso di 50 nuovi aerei e le ambiziose previsioni di traffico sono state smentite subito da una gestione fallimentare con gli ultimi due esercizi chiusi con pesanti deficit. Ad oggi erano rimasti in servizio 3 Airbus 330 e 2 Boeing 737 . Nonostante l’ottimismo dei Governi che non hanno mai controllato la concretezza dei piani industriali il settore è entrato nel tunnel della crisi aggravato da una proliferazione degli aeroporti, ben 39, che disperdono qualsiasi economia di scala e produttività del comparto. L’impatto economico degli aeroporti sul Pil italiano è al di sotto quello della media europea. I livelli di efficienza e competitività di compagnie aeree scali italiani La produttività media degli scali italiani è di 4,8 milioni di passeggeri anno, quelli francesi sono a 5,6 milioni, 7 gli spagnoli, 10,8 quelli tedeschi e 11,6 quelli inglesi. Air Italy diventa la punta di un iceberg tutto italiano nonostante che le compagnie aeree che volano in Italia da Ryanair (che fa la parte del leone) ad Alitalia, Easy Jet, Air Italy e Volotea vengano sussidiate dagli aeroporti italiani (in prevalenza di proprietà degli enti locali) con un intervento di 250 milioni anno. Ma lo sviluppo resta una chimera. “

Sempre attivissimo sulle vicende locali Emanuele Monti, che sta monitorando le vicende da Regione Lombardia.

“Sto seguendo con attenzione la situazione di Air Italy, auspicando si possa trovare una soluzione alternativa alla messa in liquidazione della società. Chiederò a Regione Lombardia di attivarsi con gli strumenti a disposizione delle istituzioni”.

Così Emanuele Monti, Consigliere regionale della Lega, sullo stato di crisi di Air Italy, che ha comunicato oggi la decisione della messa in liquidazione.

“La compagnia ha comunicato oggi ai dipendenti che non sussisterebbero più le condizioni per proseguire la propria attività – spiega Monti – annunciando la messa in liquidazione. Si tratta di una decisione che graverà in maniera pesantissima sui lavoratori, oltre a impoverire il territorio. L’obiettivo principale è quindi quello di tutelare i dipendenti, predisponendo il sistema di politiche attive del caso, tentando anche di trovare una soluzione che possa far cambiare idea ai soci della holding”.

“Regione Lombardia farà il possibile, anche se non ha la bacchetta magica – conclude Monti – ritengo però assurdo e vergognoso il silenzio del Governo giallo-rosso, che non si è minimamente interessato della sorte dei lavoratori”.

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