Idee per il futuro del nostro Paese. A Cassano Magnago confronto tra Edoardo Sylos Labini e Gianpiero Samorì.

Domenica 16 febbraio nella “Sala Hall” al 2° piano della caratteristica Villa Oliva di Cassano Magnago, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Cultura e impresa” che ha visto confrontarsi il Presidente dell’associazione “Cultura Identità” Edoardo Sylos Labini con l’imprenditore Gianpiero Samorì.

Dopo i saluti istituzionali affidati all’Assessore all’istruzione Elena Giardini, il moderatore nonché consigliere comunale di Cassano Magnago Andrea Pisani ha aperto il dibattito leggendo al pubblico presente il manifesto di Cultura Identità, che attraverso 11 verbi vuole proporre azioni concrete per il settore Arte, cultura e spettacolo. Tra i propositi i più caratteristici vi sono: l’Educazione con l’introduzione e la valorizzazione delle materie artistiche in tutte le scuole dell’obbligo, la Detassazione del settore culturale per favorire il consumo culturale dei singoli, Sostenere con la riscoperta della figura del Mecenate adattata ai tempi moderni e Difendere la sacralità della incolumità della persona.

Partendo da questi principi si è sviluppato un proficuo e cordiale scambio di opinioni tra i relatori, che concordavano sulla necessità di costruire una Vision che guardi ai prossimi 20 anni per la valorizzazione del nostro immenso Patrimonio artistico e culturale attraverso un miglior rapporto tra l’apparato statale e i soggetti privati, con la detassazione totale per gli investimenti dedicati al recupero dei monumenti storici e delle opere d’arte, istituendo i musei dell’obbligo cioè gratuiti per tutti per favorirne la fruizione da parte dei cittadini.

Edoardo Sylos Labini ha descritto le motivazioni che lo hanno portato a fondare un mensile cartaceo di approfondimento, con focus dedicati alla cultura suddivisa per Regioni, per far ritornare a percepire il bello della lettura che stimoli il ragionamento, cosa che non permettono i social network focalizzati sulla velocità e sul consumo continuo di notizie.

È stata presentata l’idea provocatoria, ma molto intrigante, di affidare ad un direttore artistico lo storytelling del marchio delle aziende storiche e più profittevoli, per riscoprire la figura dell’imprenditore Mecenate come era d’uso nel Rinascimento.

L’avvocato Samorì ha sottolineato come la scolarizzazione e quindi la cultura, intesa in senso ampio, sia fondamentale per produrre una società in grado di affrontare le sfide economiche che ci attenderanno nel prossimo futuro.

Centrale per formare una società acculturata e in grado di affrontare la competizione internazionale con gli altri paesi è l’Istituzione della Scuola e la gratificazione della figura dell’insegnante non solo sotto il profilo economico ma anche come figura sociale, a cui è demandata l’istruzione dei nostri figli.

Partendo dal nuovo mensile che analizza la situazione della Giustizia in Italia, è stato approfondito il tema, da un’ottica non convenzionale che prescindeva dalle attuali discussioni sulle misure proposte dal governo.

L’unico argomento che ha visto opinioni divergenti tra i relatori è stato il ruolo dell’Europa e del sovranismo per il nostro Paese, che si è intrecciato ai problemi economici strutturali di cui soffre l’Italia.

I relatori erano concordi nel ritenere che un errore storico del centro destra sia stato il relativo disinteresse per l’ambito culturale. Adesso qualcosa si sta affermando e muovendo all’interno dell’area politica che, secondo i sondaggi, è tornata ad essere maggioranza nel Paese.

La nascita di associazioni culturali attive, propositive e strutturate sul territorio nazionale di cui Cultura Identità ne è un esempio lampante, capace di creare sinergie tra grandi personaggi e professionisti in svariati ambiti e i militanti territoriali, sarà la base su cui costruire un blocco sociale che si rifà alla tradizione, alla necessità di conservare le tradizioni e la storia ma con un’ apertura verso la modernizzazione e lo sviluppo economico futuro.

Il pubblico, intervenuto numeroso, è stato coinvolto attraverso una sessione di domande aperte a cui i relatori hanno risposto puntualmente.

Un evento davvero ben riuscito che, secondo le aspettative dell’organizzatore Andrea Pisani, ha raggiunto lo scopo prefisso cioè aver lasciato degli spunti di riflessione ai partecipanti, grazie alla trattazione di temi che raramente vengono ripresi durante le trasmissioni televisive più seguite.

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