Lombardia : Consiglio Regionale approva il Piano quadriennale di prevenzione e lotta contro la violenza sulle donne.


Presidente Emanuele Monti (Lega): “Risultati notevoli ma non abbassiamo la guardia”
Assessore Silvia Piani: “Piano ambizioso che tocca tematiche nuove e delicate”
Milano, 25 febbraio – Via libera oggi dal Consiglio Regionale della Lombardia alla Proposta di Atto Amministrativo n.28 “Piano quadriennale regionale per le politiche di parità, di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2020-2023“.
“Il piano approvato oggi al Pirellone – spiega il relatore del provvedimento Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali – è lo strumento prioritario per l’attuazione delle normative regionali in materia di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne”.
“Sono quattro gli assi principali su cui si articola questo piano quadriennale: “Prevenzione”, “Protezione e sostegno”, “Perseguire e punire” e “Assistenza, promozione e governance”.
“Il costante impegno di Regione Lombardia su questo fronte – prosegue il relatore Emanuele Monti – ha portato all’importante risultato di arrivare al 100% dei Comuni che aderiscono a una Rete Antiviolenza”.
“Il piano quadriennale 2020-2023 promuove azioni che sostengono le reti territoriali, con una programmazione condivisa degli interventi attraverso un Tavolo regionale permanente. In questo modo non solo si garantisce ma si rafforza la funzionalità del sistema delineato per il contrasto alla violenza”.
“Il lavoro compiuto finora da Regione Lombardia – conclude il Presidente Monti – è notevole ma siamo consapevoli che in questa battaglia di civiltà non si debba mai abbassare la guardia ma proseguire in maniera sempre più convinta”.

Secondo l’Assessore regionale alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani, si tratta di “un piano quadriennale molto ambizioso e diverso dal precedente, il primo, che aveva il compito di porre le basi. Questo piano individua, nell’ambito delle politiche regionali, priorità e criteri degli interventi e tocca tematiche nuove e delicate, come quella dei figli delle vittime di violenza o della violenza sulle donne disabili”.

“Secondo i dati 2018 – si legge nella relazione del provvedimento – dell’Osservatorio Regionale Antiviolenza (O.R.A.) che fanno riferimento alle donne prese in carico dai Centri Antiviolenza nel 2017, le forme di violenza subite sono multiple e hanno riguardato soprattutto la violenza psicologica (86,5% delle donne), la violenza fisica (72,9%), la violenza economica (31,6%), lo stalking (19,6%) e, infine, la violenza sessuale (13,1%). Il maltrattante nel 86,3% dei casi è il partner o l’ex partner”

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