AGENZIA FORMATIVA della Provincia di Varese alla ricerca della propria identità

di Giuseppe Criseo

I virus ovviamente , prima di entrare nell’ organismo chiedono la carta di identità della persona.

Forse questo è ciò che credono i Vertici dell’ Agenzia Formativa della Provincia di Varese, visti i contenuti della circolare a firma del Direttore, che non ha ancora ottemperato alle disposizioni del Ministero della salute d’ intesa con il Presidente della Regione Lombardia, che prevedono la chiusura di tutte le sedi scolastiche di ogni ordine e grado.

Un po’ come se un bambino cercasse di conoscere il proprio nome e cognome senza riconoscere il padre e la madre.

Così suonano gli interpelli trasmessi dal Direttore a Regione Lombardia ed alla Provincia di Varese tesi a chiarire la natura dell’ Ente Agenzia in riferimento agli obblighi dettati dalla Disposizione Ministeriale del 23/02/2020.

Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e quesiti in merito alle scelte dell’ Ente che appaiono di fatto in contrasto con le misure atte a limitare e contenere il rischio per la salute, sia per gli operatori, sia per la collettività.

Abbiamo contattato i rappresentanti dei lavoratori che si erano già attivati per trasmettere due comunicazioni al Direttore e al CDA dell’ Agenzia Formativa , con le quali si invitano i Vertici dell’ Ente controllato dalla Provincia di Varese ad ottemperare alle disposizioni ministeriali chiudendo le sedi, sollevando i lavoratori da obblighi giustificativi per le assenze, non dovuti in quanto assenti per cause non imputabili alle loro determinazioni.

La situazione creatasi desta qualche preoccupazione e senza fare inutili allarmismi, la sola condizione che vede alcuni dipendenti presenti nella sede di Varese, Tradate e Luino mentre la sede di Gallarate risulta chiusa in ottemperanza alle prescrizioni normative regolarmente affisse all’ ingresso, suscita qualche ovvio interrogativo. Una cosa è certa, il Responsabile della sede si è attenuto coerentemente a quanto prescritto.

Molta confusione per i dipendenti assenti, ai quali viene richiesto dall’ amministrazione dell’ Agenzia di giustificare con ferie e permessi vari.

Ci chiediamo come sia possibile che l’ Agenzia Formativa della Provincia di Varese, diversamente dalle altre Agenzie Formative delle province Lombarde, non abbia ritenuto di chiudere i battenti.

Un’ altra stranezza, questa volta un “po’” rischiosa per la salute di tutti.

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