Coronavirus, regna la confusione con divieti d’ingresso a lombardi e veneti.

Siamo al punto che ormai non si parla altro che di Corona Virus
Problemi seri di medici e paramedici obbligati a tour de force, oltre ad essere quelli ad oggi più esposti al contagio, il problema di avere sempre la disponibilità ricettiva negli ospedali se l’epidemia dovesse andare oltre, scontri politici da chi ci racconta e chi invece è in prima linea, volontari che nella zona rossa stanno aiutando persone più bisognose, la dignità di chi in questo momento comunque è confinato, il problema economico che non va assoltamente sottovalutato, compreso l’auspicio che tutte le scadenze fiscali di fine febbraio possano slittare.

copia dell’esposto depositato

In tutto questo poi ci sono gli sciacalli e i fenomeni da baraccone: non ultima la notizia del sindaco di uno sconosciuto paesino della Calabria (sconosciuto il Sindaco e sconosciuto il paese) che pensa di cavalcare la crisi con una ordinanza al quanto bizzarra:
il paesino è Malvito, in provincia di Cosenza amministrato dal Sindaco emette un’ordinanza del tutto bizzarra, vietando l’ingresso nel paese a persone residenti dalle Regioni di Lombardia e Veneto.


Questo veto non passa inosservato ad un avvocato residente a Legnano (MI), il prof. Lamanna Di Salvo, che non ci sta, e deposita alla Prefettura di Cosenza un’istanza contro lo zelante comune, che evidenziando che non è possibile attuare una discriminante solo sulla base della residenza dei cittadini. Nell’istanza l’avvocato denuncia : ” una tale discriminazione appare incostituzionale e del tutto infondata da un punto di vista giuridico”.
Ad ora nessuna risposta!
Speriamo che il virus continui ad intaccare solo le vie respiratori….!!!

Raffaella Greco

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